da Milano
Lo chiamano «turismo dentale». Non è l'ultima variante delle follie vacanziere, dopo il boom dei viaggi d'avventure no limits, ma l'ennesimo stratagemma per risparmiare nell'epoca del carovita: tour in Romania, Albania, Slovenia e Ungheria per ritrovare il sorriso perduto senza svuotare il portafogli. Perché oggi non sono solo i prezzi di ortaggi, benzina e bollette a schizzare alle stelle.
Anche farsi curare una carie richiede cifre da capogiro, senza parlare degli interventi dentistici più complessi: a Milano, un impianto costa non meno di 1.000 euro, la corona in ceramica raggiunge i 1.300, mentre il prezzo della classica dentiera difficilmente è inferiore ai 2.000.
Così, nel capoluogo lombardo, che si contende con Roma il primato degli odontoiatri più cari d'Italia, è nata due anni fa la prima agenzia italiana specializzata in tour dentali: viaggi oltre confine che offrono ai meneghini la possibilità di farsi curare in studi dentistici ungheresi, pagando in media la metà delle tariffe nostrane.
«I pazienti che si rivolgono a noi spesso hanno rimandato per anni interventi importanti, a causa dei costi eccessivi - racconta Attila Kiss, italo-ungherese titolare di Holident -. Sono impiegati e professionisti di tutte le età che per lo più hanno bisogno di impianti, ponti e corone».
L'agenzia organizza per loro visite e operazioni in tre studi di Budapest, fornendo un interprete e garantendo la qualità del servizio. Macchinari e materiali arrivano infatti dall'estero, come avviene per i dentisti italiani, ma a essere inferiore è il costo della lavoro. «Lì gli stipendi sono molto più bassi, ma ciò non significa che i professionisti siano meno preparati - sottolinea Kiss -. L'università di Budapest vanta una lunga tradizione nel campo dell'odontoiatria: è stata la prima a separare la facoltà da quella di medicina». Per rassicurare i pazienti, la Holident, in caso di necessità, garantisce l'assistenza post operatoria gratuita presso dentisti italiani convenzionati. «E poi, con la nostra sede milanese, noi ci mettiamo la faccia: non ci nascondiamo dietro siti internet o numeri di telefono». Finora l'agenzia, che organizza anche tour di Budapest prenotabili su richiesta, ha avuto circa un centinaio di clienti. «Sono soddisfatto - racconta Ivano, bancario -. A Milano per sostituire tre ponti mi avevano chiesto 12mila euro: in Ungheria ho speso la metà, compresi i costi del viaggio, e ho approfittato dell'occasione per fare un po' di turismo». Aggiunge Giuseppe, impiegato di 59 anni: «In due giorni mi sono rifatto la bocca, qui avrei impiegato anni». L'Associazione nazionale dentisti italiani, però, consiglia prudenza.
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