Con il rinnovarsi dell'appuntamento annuale con i Saloni organizzati da Cosmit e FederlegnoArredo (da martedì 17 a domenica 22 aprile), Milano torna a essere capitale mondiale del design e della cultura. Già, perché da anni le rassegne fieristiche e gli eventi collaterali del Salone Internazionale del Mobile e delle fiere biennali connesse (quest'anno sono Eurocucina e il Salone Internazionale del Bagno), rappresentano molto di più della semplice esposizione. L'arte dell'arredo (previsto anche il Salone Internazionale del Complemento d'Arredo) è cultura in quanto espressione di ricerca, innovazione, progettazione e produzione (temi che, nella loro espressione più tecnologica e anche giovanile, sono trattati anche nel SaloneSatellite). Ma cultura è, tra altro, anche moralità. «E nella settimana dei Saloni - nota Carlo Guglielmi (nella foto), presidente di Cosmit, società di FederlegnoArredo che li organizza - il sistema industriale italiano dimostra il possesso di una caratura morale straordinaria. Nonostante la crisi e tutte le contraddizioni il nostro Paese va avanti e si impegna nella ricerca e nell'innovazione».
In più, con un intento non di ospitalità formale, ma di sinergia, i Saloni offrono una serie di eventi di elevato livello culturale ed emozionale, che coinvolgono buona parte della città a tante eccellenze, come la Triennale, il teatro Strehler, la Biblioteca Ambrosiana. I Saloni 2012 prevedono una superficie espositiva netta (solo gli stand affittati ai 2.500 espositori) di 210mila metri quadrati, a dimostrazione della rinnovata risposta del sistema industriale. Questanno sono attesi 300mila visitatori da tutto il mondo, in gran parte operatori e giornalisti, attratti dall'innovazione e dalla qualità del prodotto tricolore nel design. Tra le novità del 2012 si segnala la decisione daprire i cancelli al grande pubblico anche il sabato e non solo la domenica. Una scelta, spiega Guglielmi, dovuta «alla volontà di stabilire una linea diretta con il consumatore finale, sempre più attirato nella grande distribuzione, che spesso scavalca le nostre imprese e ripropone una produzione che è in realtà una copia della nostra, non garantendo, peraltro, la stessa sicurezza dei prodotti delle imprese che noi rappresentiamo. Di qui la necessità di far comprendere al grande pubblico gli sforzi, gli investimenti, il cuore e la passione di un comparto». E a proposito della questione se sia opportuno o meno che le aziende italiane del settore delocalizzino allestero la produzione di alcuni prodotti, Guglielmi ha la risposta pronta: «Il Made in Italy è soprattutto uninvenzione della politica di qualche decennio fa e la considero una favola che a volte non sta in piedi. In alcuni casi non è possibile produrre tutto sul territorio nazionale. A stare in piedi è sicuramente l'innovazione e la qualità che rispecchiano la nostra cultura». Detto, questo, «il nostro è il settore che meno di altri ha ricorso a licenziamenti e cassa integrazione per fronte alla crisi». Questanno ritornano i saloni biennali della Cucina (padiglioni 9, 11, 13 e 15) e del Bagno (padiglioni 22 e 24). Il motivo della non annualità delle rassegne relative a questo tipo di prodotti è legato ai tempi più lunghi richiesti da essi per lo sviluppo tecnologico, la progettazione e l'ottenimento delle necessarie certificazioni di sicurezza e qualità. I visitatori dei Saloni, quest'anno, avranno così la possibilità dapprezzare la sinergia fra i due comparti e il design del Salone Internazionale del Mobile, ospitato nei padiglioni 16 e 20.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.