I tanti fili d’Arianna nel labirinto della letteratura

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Apre oggi «Pordenonelegge.it», il festival del libro che, in otto anni, è riuscito a portare autori e lettori su percorsi friulani che non erano affatto abituali per i frequentatori del grande circuito delle kermesse letterarie italiane. E che ormai sia diventato appuntamento istituzionale è fatto garantito, oltre che dalla presenza di centottantacinque autori tra italiani e stranieri e da un pubblico foltissimo, anche dal numero stratosferico di persone, decine di migliaia, che hanno cliccato sul sito della manifestazione nei giorni precedenti l’inaugurazione.
In questa giornata d’inizio il programma, che ha per mascotte ironiche mucche pezzate, le cui macchie bianche sono tutte scritte, è serrato, in grado di far fumare le scarpe, e magari anche le meningi. La giornata inizia alle 9 con «il bosco racconta» e altre iniziative dedicate ai più piccoli, una tradizione di attenzione ai «cuccioli di lettore» che il «Pordenone» porta avanti dalle sue origini. Gli organizzatori si sono, infatti, inventati un bosco che rende vive le fiabe: pieno di alberi parlanti, folletti e animali. Ad affiancarlo anche un laboratorio che accompagna i bambini delle elementari sulle orme di Bruno Munari, grande disegnatore che fu geniale nel rendere comprensibile l’arte avvicinandola alla portata di tutti.
Alle 10,30, invece, per i ragazzi delle superiori, a Palazzo Gregoris prende il via un’iniziativa che è uno dei fili conduttori all’edizione di quest’anno: «La mappa dei sentimenti». Il primo incontro racconta L’Odio per bocca di Tiziano Scarpa, poi seguiranno l’Inquietudine, la Speranza, la Felicità, l’Amicizia, l’Amore, l’Invidia e la Gelosia. Emozioni spiegate da Mario Desiati, Andrea Bajani, Lucrezia Lerro, Francesco Piccolo, Marco Lodoli, Giulia Carcasi, Rosella Postorino.
Alle 18, entrando in zona autori «big», al Teatro Verdi ci sarà l’inaugurazione ufficiale del festival, in cui Aldo Busi si racconterà al pubblico. In serata, alle 21, Gian Antonio Stella, sempre al Teatro Verdi, discuterà con Marino Sinibaldi su abusi e sprechi della politica raccontati ne La casta (Rizzoli). Alle 22 la giornata verrà chiusa da Antonio Rezza, attore trasformista, sceneggiatore amante dell’assurdo e scrittore. Presenterà il suo Credo in un solo oblio (in uscita per Bompiani).
Nelle due giornate seguenti passerà per Pordenone anche Amitav Ghosh. L’autore del Cromosoma Calcutta e de Lo schiavo del manoscritto sarà al centro di un doppio incontro con il pubblico. Domani, al Teatro Verdi, parlerà del suo Palazzo degli specchi.

Domenica, invece, lo scrittore - gandhiano doc, cinquantunenne timido sempre nascosto dietro un ciuffetto da eterno ragazzo e dagli occhialetti professorali, nonché vincitore di un Grinzane Cavour «Una vita per la letteratura» - sarà protagonista di un reading nel Convento di San Francesco. Sempre domenica, la giornata forse più «calda» e con più autori, arriverà l’inglese Victoria Hislop che presenterà il suo The Island (in Italia esce per Bompiani) che in Inghilterra ha superato le 800mila copie.

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