da Milano
«Dal 1996 abbiamo proceduto a una drastica riduzione dei costi che se non avessimo fatto ci avrebbe portato a una perdita questanno dai 2 ai 3 miliardi di euro. Siamo gli unici che per produrre energia utilizziamo petrolio e tra laltro il più costoso» ha detto ieri il presidente dellEnel, Piero Gnudi, per il quale è importante il recupero del senso del bene comune: «Ogni infrastruttura dà fastidio a qualcuno. Nascono comitati nei più piccoli comuni che bloccano i lavori. Noi come Enel abbiamo lavori bloccati in decine di posti. Quando non ci fanno trasformare le centrali da olio a carbone è chiaro che poi crescono i costi dellenergia». Gnudi ha quindi fatto lesempio della Francia dalla quale importiamo il 18% dellenergia che consumiamo: «In Francia - ha spiegato - ci sono almeno 30 comuni che hanno costituito comitati affinché sui loro territori vengano realizzate centrali nucleari.
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