CAOS SICILIA «Droghe da legalizzare come la prostituzione» E Miccichè spacca Fli

Non si placa la bufera su Gianfranco Miccichè, candidato di Fli e degli autonomisti di Raffaele Lombardo alla presidenza della Regione Sicilia, che nei giorni scorsi ha invocato la liberalizzazione delle droghe leggere e della prostituzione: «Sono a favore, da giovane ho fumato qualche canna, ma una volta mi andò via la testa a tal punto da spaventarmi quindi dissi basta - aveva detto Micchichè alla Zanzara - quella storia che uscì fuori quando ero al ministero (mai dimostrato il suo presunto legame con lo spacciatore Alessandro Martello, poi condannato a 10 anni) risultò completamente falsa». «Il problema non è quello che Miccichè ha fatto da giovane, ma di quello che si è “fatto” in età matura», commenta sarcastico il deputato Pdl Carlo Ciccioli, mentre dentro Fli si è aperta una spaccatura.

Il vice coordinatore di Fli Fabio Granata chiede un supplemento di riflessione: «L'appoggio di Fli non è scontato». «Miccichè? L'ha scelto Gianfranco Fini e non si discute», ha replicato Carmelo Briguglio, coordinatore siciliano di Fli.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica