Anche Gesù pagava le tasse. «Se il presidente Mario Monti decidesse di applicare nel rapporto con la Chiesa il principio evangelico «date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è Dio» farebbe bene. Lo ha detto il cardinale Giancarlo Ravasi (nella foto), anche lui a Cernobbio per partecipare al Workshop Ambrosetti. «È un buon principio questo per altro - ha aggiunto Ravasi - Cristo dimostra in quell'occasione di pagare le tasse che è invece un problema che tocca tutti dal punto di vista etico. Anche Paolo nella lettera ai Romani nel capitolo tredicesimo invita chiaramente a pagare le tasse tutti i romani e allora l'imperatore era Nerone».
Ma per quanto riguarda l'Imu per la Chiesa, che peserebbe sui bilanci ecclesiastici per 600 milioni di euro il cardinale è ecumenico: «Bisognerebbe sfatare la mitologia dell'Imu per la Chiesa perché in molti ambiti proprio grazie alla presenza e alle attività ecclesiastiche si ha la possibilità di sostenere molte iniziative caritatevoli altrimenti trascurate dallo Stato».
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