La festa dei reporter arabi

Una festa di fine Ramadan all'insegna del giornalismo internazionale e dello scambio interreligioso. I corrispondenti, i freelance e i collaboratori di Adnkronos International (Aki) celebrano la ricorrenza dell'Eid al-Fitr, la fine del mese sacro dell'islam, in ogni angolo del mondo arabo, anche i più «caldi». In Siria, dove Bassel al-Oudat trascorre una ricorrenza blindata e in prima linea in attesa di notizie di padre Paolo Dall'Oglio che potrebbero arrivare proprio dopo l'Eid. In Egitto, dove Hamed Hussein festeggia e nel frattempo informa su cosa succede nelle piazze in opposizione fra loro. In Tunisia, invece, il corrispondente Abdelaziz Ketata racconta l'attesa di una riconciliazione nazionale, mentre nei Territori Palestinesi Abd Elraouf Arnaout riporta le speranze di una ripresa dei negoziati di pace con Israele.

La redazione di Aki ha ricevuto auguri via e-mail anche da Iran e Libia. Nella giornata di festa per la fine del Ramadan, inoltre, Aki ricorda Syed Saleem Shahzad, il corrispondente dell'agenzia in Pakistan ucciso nella notte del 29 maggio di due anni fa.

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