FINO A 5 ANNI Il negazionismo è un reato perseguibile

È arrivato ieri in serata l'ok della commissione Giustizia di palazzo Madama all'emendamento bipartisan, primo firmatario il senatore Democratico Felice Casson, che riforma l'articolo 414 del Codice penale rendendo reato il negazionismo di crimini contro l'umanità e di genocidio. L'emendamento è passato con modifiche rispetto al testo presentato in origine. La pena prevista per il negazionismo è la reclusione fino a cinque anni. In caso di apologia e istigazione a delinquere negli stessi casi si prevede un aggravante che la porta fino a sette anni e mezzo. Assente la Lega, astenuto il senatore del Psi, Enrico Buemi. L'emendamento porta le firme di tutti gli altri gruppi. La commissione Giustizia ha anche votato il mandato al relatore, la senatrice Pd, Rosaria Capacchione.

Enrico Buemi aveva proposto di sanzionare il reato, non con una pena detentiva, ma con una multa decisamente cospicua. «Finalmente si recepisce quanto previsto dalla Convenzione internazionale di New York» ha commentato il senatore Giuseppe Lumia, capogruppo del Pd in Commissione giustizia .

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