«Con la Rete il mondo è cambiato, la tv sarà inutile, la politica la faranno i cittadini, attraverso la Rete, niente e nessuno può fermarla» è l'urlo-manifesto di Grillo, che oggi incontrerà la deputazione grillina in un luogo segreto, forse a Roma o forse no. La risacca dello tsunami della politica 2.0, sta travolgendo proprio lui, Grillo, il suo guru Casaleggio, e gli impacciati capigruppo Cinque stelle (e cento figuracce). È la nemesi del grillino, il contrappasso del democratico digitale: massacrato dal web, sfottuto nei social network, tradito dalla Rete, suo ex campo di battaglia divenuto un insidioso Vietnam. Il leader Grillo ha dovuto persino mettere la briglia alla Rete, ossessionato dai troll che scrivono commenti critici sul suo blog («Schizzi di merda digitali!»), intimidito da quel regno di libertà pura, la Rete, che prima magnificava proprio perché anarchica. Gli schizzi digitali imbrattano tutti. Ecco che Casaleggio sentenzia da profeta folle su Twitter, ma il profilo è falso, una parodia con 17.700 follower, aggiornati sulle direttive demenziali dal finto guru M5S: «Combattere aumento carburanti. Fare solo 10 euro di benzina», «Attacco nucleare Corea. Valuteremo di bomba in bomba», «Vogliamo trasparenza: se Windows chiede di riavviare, farsi spiegare perché», «Buco dell'ozono inutile. Chiudere». Anche Grillo ha un fake, un falso su Twitter, che propone varie ricette di decrescita felice: «L'acqua è un bene troppo prezioso per essere sprecato. Lavatevi col chinotto», «Riduzione pena per chi confessa reati futuri», «Allo stadio referendum on line tra il pubblico per decidere se è rigore».
Subito dopo i capi, il più bersagliato è Vito Crimi, preso di mira anche da Crozza e Fiorello per la dormita sui banchi del Senato («Non dormiva, era in collegamento telepatico con Casaleggio»), dal sito di battute fulminanti Spinoza.it («Il capogruppo Crimi si addormenta in Senato. Panico tra gli altri grillini: Dobbiamo farlo anche noi?»), crivellato su Twitter, anche nella versione dello streaming con Bersani, cioè in coppia con la Lombardi, altra maschera grillina fatta a pezzi dal web. Dopo il loro no a tutto, l'artista Mauro Biani li raffigura, su Facebook, come due mormoni fondamentalisti, nero vestiti e con un forcone in mano: «Pentitevi». Sempre sulla mitica Rete, dopo il loro ennesimo no al Pd e a Napolitano, nasce spontaneamente la pagina «Crimi e Lombardi rifiutano cose» («Pausa caffè? No», «Sono due etti, che faccio lascio? No», «Porti tu fuori il cane? No»). Sempre sul web rimbalzano le foto private di Crimi, dal suo vecchio sito: le nozze in tight e Rolls Royce con Maria Cristina Flaiana, conosciuta ad un convegno dei giovani carmelitani. Prima del Vaffanculo day, infatti, Crimi - racconta Panorama - era leader del movimento giovanile carmelitano, il Nip, «Nuova immagine di parrocchia». Fatto a fettine su internet, dove spopola l'hashtag #romanzocrimi.
Ma altri grillini seguono a ruota nello sberleffo della Rete, loro ex habitat ora ostile. Il fuoco si è un po' affievolito su Marta Grande, la deputata M5S dalla doppia laurea che non è una laurea. Più fresco è lo sfottò per Gessica Rostellato, anche lei cittadina portavoce alla Camera dei deputati, contro cui si è scatenata la Rete per la scena muta alla Iene sulla domanda «cos'è la Bce».
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