LIVORNOPietre e bombe carta Prefettura assediata da 600 antagonisti

Tre giorni di scontri tra «antagonisti» e forze dell'ordine a Livorno. Con il culmine ieri, nel tardo pomeriggio, quando oltre seicento manifestanti hanno preso d'assalto la Prefettura. Hanno lanciato pietre, bombe carta, mattoni e palloncini riempiti di vernice bianca contro polizia e carabinieri, che sono stati costretti a rifugiarsi nella Prefettura. Alcuni agenti sono rimasti contusi. L'assedio è cominciato alle sei, ma già un'ora prima gli antagonisti avevano sfilato in corteo per le vie del centro, al grido di «Livorno non si piega». Nei giorni precedenti infatti c'erano stati altri scontri con gli agenti. Prima venerdì, durante una protesta di centri sociali e no Tav contro il segretario del Pd Bersani: secondo i manifestanti la polizia aveva picchiato alcuni di loro coi manganelli.

Perciò antagonisti e anarchici hanno organizzato un altro corteo (non autorizzato) di protesta sabato pomeriggio: anche quello però è degenerato e una donna è rimasta ferita. Fino alla protesta di ieri, con l'assedio violento alla Prefettura.

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