«Macché pulizia interna, fanno giustizia sommaria Lascio gruppo e partito»

Ora fa il puro ma stava nella stanza dei bottoni

«Macché pulizia interna, fanno giustizia sommaria Lascio gruppo e partito»

Senatore Lorenzo Bodega, lei è il primo parlamentare nella storia della Lega ad aver abbandonato il gruppo sua sponte.
«Ah sì? Beh, del resto una roba come questa non si era mai vista».
Brutta storia questa delle inchieste.
«Sono nauseato da questa Lega, non mi ci riconosco più. Il castello di onestà in cui credevo mi è crollato addosso».
Beh ma allora, da vicecapogruppo, invece di seguire Rosi Mauro al Misto dovrebbe restare a godersi le pulizie di Roberto Maroni, no?
«Intanto le accuse vanno dimostrate. E poi in questa operazione di pulizia vedo solo una resa dei conti. Prevalgono il rancore e la mancanza di riguardo».
O magari è solo che lei è sempre stato schierato coi nemici di Bobo?
«Sa cosa? È che tu..».
Tu Bobo.
«...Tu non puoi essere stato nella stanza dei bottoni e poi rifarti una verginità con questa storia delle pulizie».
Non sarà che tenta un’altra via perché tanto Maroni non la ricandida?
«Ma figurarsi: la mia esperienza romana comunque sarebbe finita qui».
Quella romana. E quella di Lecco? Lei è stato due volte sindaco.
«Vedremo, a Lecco si vota nel 2015, c’è tempo. Sono a disposizione per altri incarichi».
Comodo così...
«Vede, io resto leghista nell’animo. Ma non posso restare ad assistere alla giustizia sommaria contro il nostro leader. Bossi ha pagato di persona colpe non sue, ma io non posso immaginare la Lega senza di lui».
Il suo collega Giacomo Chiappori dice di capire ma di non condividere la sua scelta, perché la battaglia si fa dall’interno.
«Ognuno ha il suo sentire. Nel gruppo ci sono molti scontenti, anche fra i maroniani terzopolisti. Se resteranno dentro li capisco, ma le mie dimissioni sono irrevocabili».
Del resto nessuno le ha chiesto di revocarle.
«Il capogruppo Bricolo si è detto dispiaciuto».
Maroni invece ha detto: «Bodega? Boh». E Salvini dice che uno che lascia il gruppo in un momento di difficoltà va espulso dalla Lega.
«Non avranno bisogno di espellermi: nel momento in cui sono uscito dal gruppo, sono uscito anche dalla Lega».


Dicono che la Mauro aspetterà che la bufera giudiziaria finisca, e poi chiederà di rientrare.
«Non lo so. Io finisco la legislatura, poi vedremo. Ho 53 anni, 20 passati in Lega: una bella fetta di vita. Posso pure tornare a fare l’architetto, o il musicista».

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