Napoli da arancione a rossa

Rivoluzione arancione tendente al rosso (comunista). Dalle parti di Palazzo San Giacomo a Napoli, si rivede l'inossidabile Raffaele Tecce, primo eletto dal Consiglio comunale partenopeo nella commissione Edilizia quale esperto della legislazione dei beni culturali. Tecce è da tempo una faccia assai nota in Comune. È stato due volte assessore con Antonio Bassolino sindaco e ha inanellato il tris in occasione della prima giunta di Rosetta Iervolino. Nel 2006, è diventato senatore di Rifondazione comunista e da allora guida il dipartimento per gli Enti locali.

Il suo ritorno in municipio ha fatto storcere il naso a diversi mujaheddin duri e puri: dove sono finiti i buoni propositi di rinnovare la classe dirigente sbandierati dal sindaco Luigi De Magistris in campagna elettorale? Ma forse è un caso che, durante le Amministrative napoletane del 2011, proprio Tecce esaltava l'ex magistrato di Catanzaro dicendo che «più Bassolino e la Iervolino parlavano, più De Magistris vince». Che ingrato verso la «sua» vecchia guardia.SDM

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