«Non solo fatalità Si lavora di corsa per risparmiare»

«Non solo fatalità Si lavora di corsa per risparmiare»

«Un altro giovane morto durante la realizzazione di un palco per un concerto. Non è possibile. Qui oltre alla fatalità c’è un’altra questione che va affrontata». Giovanni Terzi, ex assessore alle Attività Produttive, Moda, Design, ha seguito molto da vicino la realizzazione di eventi, di concerti.
Come funziona?
«Mi spiace dirlo, ma credo che in questi fatti drammatici ci sia un non detto: il fattore velocità».
Fretta?
«Esattamente. Questi ragazzi sono costretti da tempi strettissimi a montare strutture meccaniche in poche ore. Anche in piazza del Duomo a Milano, quando si montavano i palchi per grandi concerti li vedevo che si arrampicavano con una agilità impressionante».
Quanto tempo avevano?
«Poco. Due giorni al massimo per palchi importanti. L’occupazione per il suolo pubblico ha dei costi esorbitanti, tutto viene compresso al massimo.

È chiaro che i montatori lavorano in una situazione di stress enorme. Ora bisognerebbe interrogarsi e chiedersi se non sia il caso di rivedere queste regole, stabilire prima di tutto dei tempi adeguati per un lavoro sereno».

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