Riforma del lavoro, ipotesi "spacchettamento"

Una delle ipotesi sul tavolo è spacchettare il provvedimento: un decreto dove inserire la riforma degli ammortizzatori e una legge delega dove far convergere le novità sull’articolo 18

Riforma del lavoro, ipotesi "spacchettamento"

Adesso si attende l’esito dell’incontro di domani con le parti sociali. Solo allora si capirà quale percorso avrà la riforma del mercato del lavoro. il presidente del Consiglio Mario Monti in ogni caso  vuole muoversi in accordo con il capo dello Stato Giorgio Napolitano. "Una delle ipotesi sul tavolo - riferiscono fonti tecniche - è quella di spacchettare il provvedimento". Potrebbe spuntare, infatti, un decreto dove inserire la riforma degli ammortizzatori (l’altra strada è la delega aperta dall'ex ministro Giulio Tremonti) e una legge delega dove far convergere le novità sull’articolo 18. Un modo, sottolineano le stesse fonti, per lasciare ai partiti margini di manovra sulla parte più controversa della riforma, ma tracciando allo stesso tempo le linee guida da consegnare al Parlamento.

Il presidente del Consiglio ha preso tempo mentre il Pdl spinge per il decreto e i democratici vogliono una legge delega. Monti ha sottolineato come "lo scopo del governo non è conseguire il consenso ad ogni costo, ma conseguire certi risultati nell’interesse del Paese", una logica che, dice un esponente dell’esecutivo, dovrebbero seguire i sindacati ma anche le forze politiche. "Dopo che il governo avrà dato la forma legislativa ai provvedimenti conseguenti, la parola passerà al Parlamento", ha spiegato Napolitano invitando tutte le parti alla moderazione e sottolineando come "la riforma non si concentri solo sull’articolo 18".

I vertici del Pd chiedono che lo stesso metodo "decisionista" dimostrato dall’esecutivo in tema di welfare venga utilizzato anche sul futuro della Rai. Questa mattina a Palazzo Chigi è stata ricevuta il direttore generale Lorenza Lei ma non sarebbe stato toccato il tema della governance di viale Mazzini. "Il premier - dicono dal Pdl - è intenzionato a spingere per un rinnovamento del Cda di viale Mazzini e potrebbe fare asse con il Colle per convincere Pierluigi Bersani a far parte della partita". Il Cda scade a fine aprile dopo l’approvazione del bilancio. L’idea di consegnare l’azienda di viale Mazzini nelle mani di un "risanatore" come Bondi, riferiscono fonti ministeriali, non è mai stata abbandonata. "La partita sulla Rai è aperta ma noi teniamo il punto", dice uno dei big del Pdl.

Altro tema sul tavolo è la delega fiscale che arriverà questa settimana al Consiglio dei ministri. Oggi c’è stato un pre consiglio.

I vari rappresentanti dei dicasteri hanno avanzato richieste e chiesto spiegazioni. Per questo motivo ci potrebbe essere un uteriore approfondimento in materia e il provvedimento potrebbe essere esaminato ma non licenziato nella riunione di venerdì.

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