Santanché: "A ottobre in piazza per Berlusconi"

Il Pdl sta organizzando una grande manifestazione per chiedere al Cav di candidarsi. Su Gdf e Equitalia: "C'è stato di polizia fiscale"

Santanché: "A ottobre in piazza per Berlusconi"

Daniela Santanché è pronta a scendere in piazza per sostenere la candidatura di Silvio Berlusconi alle prossime elezioni. L'esponente Pdl annuncia infatti una "maxi manifestazione" per ottobre: "Il ritorno di Berlusconi è assolutamente certo anche perché gli è stato chiesto da tutta la classe dirigente del Pdl e soprattutto dai nostri elettori". E da un consiglio al suo leader: "Se dovessi dare un consiglio al signor Berlusconi vorrei che si sposasse, che andasse in campagna elettorale con una moglie o con una fidanzata, perché l`Italia ha bisogno anche di una First Lady".

Ospite di Klaus Condicio, non è mancato un commento all'attualità e in particolare alle incursioni delle Fiamme gialle nei luoghi della movida: "In questi giorni la Guardia di Finanza, in un modo veramente odioso e antipatico che mi ricorda lo stato di polizia fiscale dei tempi della Ddr, della Stasi, sta entrando nelle case della gente per controllare i contratti di affitto e le proprietà. A Forte dei Marmi i finanzieri suonano alle porte delle case urlando di farsi aprire, una cosa da polizia fiscale che veramente sta massacrando il nostro paese".

Così la Santanché lancia la sua personale battaglia "perché Equitalia venga chiusa: è un modello di riscossione che va eliminato, è una vergogna che ci siano questi metodi e questi mezzi. Questo comportamento farà scappare i turisti. Se l'anno scorso avevamo avuto un boom con 170 milioni di visitatori, oggi registriamo un crollo del 30/40%. Così stiamo facendo godere la Spagna, la Croazia, Malta, la Costa Azzurra e la Corsica. Le spiagge qua intorno sono deserte, i commercianti sono disperati e gli albergatori pure. Questa politica di polizia fiscale che si sta facendo in questo momento è davvero intollerabile".

E aggiunge: "Vivere lussuosamente e comprare prodotti di lusso? Non è di certo un crimine, anzi, acquistando prodotti di eccellenza fabbricati nel nostro paese si fa un favore all’economia italiana, si preservano le aziende ma anche chi ci lavora, impiegati e operai. Si aiuta l’artigianato che è il sostrato dell’economia italica. Se uno ha guadagnato onestamente il proprio denaro, paga regolarmente le tasse e crea ricchezza e posti di lavoro può spendere i soldi che vuole.

Viviamo in un Paese che criminalizza un po' tutto e che punta sulla sobrietà, dove vanno di moda la tristezza e il pessimismo, quando proprio il lusso è una delle eccellenze della nostra nazione capace di farci invidiare da tutto il mondo. Le persone oneste non devono vergognarsi di quello che sono. Io dico: rilanciamo i consumi e non vergnognamoci della ricchezza".


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