Se nel 740 finiscono anche le spese elettorali

Se nel 740 finiscono anche le spese elettorali

C’è anche chi nelle proprie dichiarazioni dei redditi fa comparire anche le proprie spese elettorali o i contributi versati ai propri partiti politici. Nelle quasi mille dichiarazioni dei redditi di deputati e senatori c’è posto anche per le spese elettorali. Ad esempio il senatore del Pdl, Luigi Fabbri, (nella foto in alto) allega alla sua dichiarazione fiscale un lungo elenco e afferma di aver speso, fra personale e materiale per la campagna elettorale, ben 52mila euro e di aver avuto «contributi da terzi» per quasi 80mila euro. Stessa cosa per Roberto Marmo (nella foto in basso) di Popolo e territorio, subentrato il 18 maggio 2011 in sostituzione di Marco Botta, presenta un reddito di 29.185 euro.

Lo stesso Marmo, tuttavia, risulta possedere azioni di alcune società oltre che essere presidente delle «Cantine di Canelli» e della «Cantina sociale di Canelli». La moglie, inoltre, possiede tre fabbricati e una Volkswagen. Infine, dalla sua dichiarazione dei redditi emerge anche un contributo di 18mila euro per spese elettorali al Pdl.

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