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“Tassare patrimoni e rendite”. Azione getta la maschera e si avvicina a Schlein

La tassazione delle rendite, secondo il vicepresidente di Azione, sarebbe liberale: così il partito di Calenda strizza l'occhio a Elly Schlein

“Tassare patrimoni e rendite”. Azione getta la maschera e si avvicina a Schlein
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Le ultime dichiarazioni di Giulia Pastorella su Twitter, a commento delle dichiarazioni di Elly Schlein, significano due cose: o Carlo Calenda ha perso completamente il controllo del suo partito oppure Azione si sta semplicemente rivelando per il partito che è sempre stato. L'opzione più probabile, vista anche la provenienza politica del Churchill dei Parioli, è la seconda. La vicepresidente di Azione, infatti, ha gettato la maschera sul liberalismo del partito, dimostrando come la compagine sia decisamente più vicina alle posizioni della sinistra e dei 5 Stelle piuttosto che a quelle centriste liberali che hanno tentato di sfoggiare durante la campagna elettorale estiva.

"Credo che Elly Schlein ieri a Trento abbia detto cose sostanzialmente condivisibili: spostare la tassazione da #lavoro e #impresa verso #patrimoni e #rendite, e rivedere le storture che rendono il sistema fiscale iniquio (tipo rendite catastali) è fondamentale ed estremamente liberale", ha scritto Pastorella. Con dei liberali così, cosa ce ne facciamo dei comunisti? Questo è il pensiero condiviso dai tanti che in questi mesi avevano creduto che Azione avesse posizioni realmente liberali, che ci avevano creduto al punto di dare anche il proprio voto e che ora, invece, trovano un partito completamente diverso.

"Il solito Carlo Calenda, il socialista sedicente liberale, manda avanti la vicepresidente per riallacciare i rapporti con il 'riferimento', aderendo alle tesi di espropriazione della proprietà privata. Altro che Terzo Polo", fa notare un utente che, ovviamente, ha percepito la strategia che sembra essere stata messa in atto da quelle parti. Qualcuno direbbe "meglio tardi che mai", ma le parole di Pastorella a molti suonano come una presa in giro agli elettori e potrebbero portare Azione a una ulteriore discesa nel consenso, perché allontanano il partito dalle posizioni centriste che, anche grazie a Matteo Renzi e a Italia viva, il partito di Calenda era riuscito ad avvicinare.

"Ennesimo motivo per cui Azione fortunatamente sparirà entro fine legislatura. Più Imu e successioni", commenta un altro utente. "Ha detto cose che ad un vero liberale farebbero cadere le braccia.

E questa battaglia contro patrimoni ed immobili francamente la lascerei alle utopiche fissazioni di una sinistra radicale non governativa", ha scritto un utente rivolgendosi direttamente al vicepresidente di Azione, che invece di replicare nel merito di una contestazione circostanziata ha preferito usare il sarcasmo: "Sei uno di quelli che lavora all'ufficio certificazioni e patenti liberali?". Esempio lampante di cosa accade quando non si hanno argomenti e si cerca di annaspare per sopravvivere politicamente.

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