La disoccupazione ricomincia a salire per la prima volta dopo nove anni. La «certificazione della crisi», secondo la Cgil. Ma anche dati in qualche modo «confortanti», sottolinea il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, perché il calo è meno drammatico rispetto ad alcune previsioni, comprese quelle della stessa Cgil, è lontano dai picchi raggiunti a fine anni Novanta ed è anche inferiore alla media degli altri Paesi europei, che sembrano avere sofferto la crisi in misura maggiore rispetto a noi.
I dati diffusi ieri dallIstat sulle forze di lavoro nel 2008 erano ampiamente attesi. In coincidenza con lacuirsi della crisi, alla fine dellanno scorso, sintetizza listituto di statistica, si è registrato «limpatto della fase recessiva sul mercato del lavoro». Nel 2008 il tasso di disoccupazione sale al 6,7 per cento (era al 6,1 per cento nel 2007). A rimetterci sono stati soprattutto gli uomini. La disoccupazione maschile è tornata a salire, dopo dieci anni, di 98mila unità. Un aumento alimentato dallaccrescimento di chi ha perso il lavoro. Mentre a fare lievitare quella femminile (73mila unità), è stata la crescita delle inattive, soprattutto nel Sud.
Ed è proprio il Mezzogiorno a preoccupare di più. In generale, spiega Sacconi, i dati Istat sulloccupazione 2008 «sono confortanti nelle attuali condizioni, perché ci dicono che cè una disoccupazione a chiusura danno del 7 per cento, senza dubbio meno preoccupante di tutte le previsioni dellopposizione e di un pezzo del sindacato». Un dato confortante anche se «messo a confronto con i dati del 1997, quando la disoccupazione era al 12,3 per cento. Vorremmo una situazione migliore, ma in una fase come questa vuol dire che nel complesso loccupazione tiene». Anche se «è preoccupante il dato del Mezzogiorno dove la flessione è significativa». Al Sud il tasso di disoccupazione è del 12 per cento, contro il 6,1 del Centro e il 3,9 per cento del Nord, in aumento ovunque tranne che nel Nord Est dove la percentuale dei senza lavoro è invariata. Il tasso di disoccupazione sale anche per la componente straniera, passando dall8,3 per cento del 2007 all8,5 per cento del 2008.
Istat Cresce la disoccupazione in Italia, ma rimane sotto la media europea
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.