Non se lo spiegano gli amici. Non sanno darsi pace i parenti. «Lei sembrava una mamma tanto affettuosa», dicono a mezza voce i vicini di casa di Katerina Mathas, la ragazza di 26 anni accusata insieme allamico Giovanni Antonio Rasero, agente marittimo di 29 anni, dellomicidio volontario del piccolo Alessandro Mathas, otto mesi, giunto senza vita martedì mattina al Gaslini con il cranio spaccato.
La ragazza aveva preso un appartamento vicino alla madre a San Fruttuoso proprio quando era nato Alessandro. Voleva avere lindipendenza di stare un po con il suo bambino, e pazienza se il padre del piccolo non lo aveva riconosciuto. Lui, uomo sposato con unaltra famiglia, come accade in questi casi, andava a trovarli qualche volta.
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