RomaDenaro, potere e manipolazione dellopinione pubblica. Satana non ha più le corna e la coda a punta ma somiglia al Gekko di «Wall Street» in gessato doppio petto o ad un tycoon dei media.
Papa Benedetto XVI parla del «potere del male» nella sua «lectio divina», tenuta ieri ai seminaristi del Seminario Romano Maggiore. Un potere che oggi, avverte il Pontefice, si esprime attraverso la finanza e i media.
Nessun riferimento diretto da parte del Santo Padre, come è ovvio, ma certo non è difficile indovinare nel suo sermone una critica e unallusione allattualità. Prima di tutto alla notizia che ha fatto il giro del mondo sparata in prima pagina sul Fatto cinque giorni fa: quella di un complotto ai danni del Papa del quale si prevedeva la morte entro lanno. Poi più in generale alle fughe di notizie e ai documenti riservati relativi sia al presunto complotto sia allo Ior, lIstituto per le Opere di Religione, pubblicati a stralci dai quotidiani.
«Possiamo riflettere oggi sulla Chiesa - dice il Papa rivolto ai seminaristi -. Su come sta oggi la Chiesa. Se ne parla tanto, si dicono tante cose sulla Chiesa di Roma: speriamo si parli anche della nostra fede».
Un rammarico dunque da parte del Pontefice che mette in guardia i giovani seminaristi, nei quali ripone la speranza per il futuro della Chiesa, sulle insidie che li aspettano.
«Vedendo voi in cammino verso il sacerdozio, vedo la Chiesa di domani, la Chiesa che vive sempre», prosegue il Santo Padre. Una Chiesa però che è sempre più spesso sotto attacco.
«Il potere del male oggi è per esempio in due grandi poteri che di per sè sono utili e buoni ma facilmente abusabili - avverte Benedetto XVI -. Il potere della finanza e il potere dei media. Ambedue necessari, utili ma talmente abusabili che spesso diventano il contrario delle loro intenzioni vere». É il potere della finanza che arriva a dominare i sentimenti delluomo riducendolo a schiavo. Un potere demoniaco quindi, raffigurato come la Mammona che nel Vangelo rappresenta appunto il profitto, il guadagno. «Lavere e lapparire dominano il mondo e lo schiavizzano - ammonisce il Papa -. Il mondo della finanza non è più uno strumento per favorire il benessere, per favorire la vita delluomo ma diventa un potere che lo opprime come adorare in Mammona, la divinità falsa che domina il mondo».
Attenzione, avverte il Papa, anche al potere dellopinione pubblica. «Cè un grande bisogno di informazione, di conoscenza della realtà del mondo, ma cè un potere dellapparenza che alla fine conta più della realtà stessa - afferma il Santo Padre -. Unapparenza che si sovrappone alla realtà stessa e diventa più importante mentre luomo non segue più la verità ma vuole solo apparire». Come può difendersi il vero cristiano? Deve avere la forza di uscire dal coro, di resistere. «Esiste un non conformismo cristiano, la libertà di non assoggettarsi ai conformismi - conclude il Pontefice -. Vogliamo non lapparenza ma la verità. Soltanto la verità ci darà la vera libertà».
In Vaticano intanto proseguono gli accertamenti sulla fuga di notizie per identificare chi dallinterno ha permesso luscita dei documenti e lettere riservate. Tutta lattenzione è concentrata sugli uffici della Segreteria di Stato dove si ipotizza siano rintracciabili i responsabili.
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