«L’amore fatale» è il suo capolavoro

Di cognome si chiama Sharp e fa il muratore. Le origini svelate da un vecchio ritaglio ritrovato

Ian McEwan, aldershot, 21 giugno 1948, è uno dei più celebri scrittori inglesi contemporanei. Dato il tono cupo dominante nel suo lavoro, lo scrittore viene soprannominato da alcuni «Ian Macabre», Ian il macabro. Studia all’Università del Sussex e all’Università dell’East Anglia, dove risulta essere il primo a diplomarsi all’innovativo corso di scrittura creativa di Malcom Brandbury. La sua prima pubblicazione è la collezione di brevi racconti Primo amore, e ultimi riti, nel 1975. Nel 1998 fa discutere la sua premiazione al Booker Prize per la novella Amsterdam. Il libro del 1997 L’amore fatale, su una persona affetta da sindrome di de Clerambault, viene da molti considerato un capolavoro. Il suo ultimo romanzo, Saturday, descrive una giornata singolarmente carica di eventi nella vita di un neurochirurgo.


Tra i suoi romanzi: Il giardino di cemento, 1978; Cortesie per gli ospiti, 1981; Bambini nel tempo, 1987; Lettera a Berlino, 1989; Cani neri, 1992; L’amore fatale, 1997; Amsterdam, 1998; Espiazione, 2001; Sabato, 2005.

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