L’Arena fa il pieno di «stelle» per 21 serate a impatto zero

Trasversale. In un aggettivo lo spirito e la filosofia del «Milano Jazzin' Festival», la kermesse di scena da domani al 22 luglio all'Arena Civica che, a detta dell'assessore ai Grandi eventi del Comune Giovanni Terzi, «regala al capoluogo lombardo un posto di primo piano tra le grandi capitali della musica dal vivo europea». Tutto merito di un cartellone, curato dal neo direttore artistico Nick The Nightfly, pieno zeppo di big. I numeri della terza edizione? Ventuno serate di musica ecosostenibili (l'impatto zero degli eventi sarà garantito dall'utilizzo di energia rinnovabile proveniente dalle centrali idroelettriche Edison sull'Adda): una - quella inaugurale, domani sera alle 21 ad ingresso gratuito, con il jazzista Stefano Di Battista e la cantante Nicky Nicolai (Edificio 16 alla Bicocca); un'altra - il live del mitico chitarrista George Benson del 20 luglio - agli Arcimboldi; e il 19 all'Arena, dove per l'occasione il palcoscenico è stato ruotato verso il Parco Sempione per evitare frizioni i residenti. A parte un poker di dj-set gratuiti, l'Arena ospiterà 15 concerti di alta qualità e a prezzi decisamente abbordabili (compresi, cioè, tra 15 e 20 euro). Preparatevi a una partenza a tutto sprint: venerdì i Simple Minds, storica formazione scozzese che festeggia 30 anni di carriera in bilico tra new wave e rock epico (a precedere lo show i deejay di Radio Montecarlo omaggeranno Michael Jackson) e, sabato, con «La notte della taranta», spettacolare progetto ideato dal batterista dei Police Stewart Copeland che porta in giro per il mondo le musiche tradizionali del Salento. Sul palco assieme a Copeland, maestro concertatore dietro i tamburi, una band con il tastierista Vittorio Cosma, l'ex cantante degli Almamegretta Raiz, il percussionista brasiliano Mauro Refosco, oltre a una dozzina tra i migliori strumentisti delle musiche tradizionali del Salento, nate secondo leggenda per liberare dal morso velenoso della tarantola. Menzione speciale per la graffiante cantautrice texana Erykah Badu (8 luglio) che, quando si tratta di scuotere il sonnolento panorama della musica nera, non si tira mai indietro; i redivivi Steely Dan (9 luglio) e la portentosa miscela di pop, rock e jazz della premiata ditta Donal Fagen&Walter Becker; i cubani dell'Orquesta Buena Vista Social Club, quella in cui eccelse a lungo Compay Segundo (12 luglio); l'intramontabile James Taylor (13 luglio), uno dei cantautori più colti e creativi dell'America degli anni ’70; il poderoso vocalist pop-soul anglo-nigeriano Seal (16 luglio); e per l'incontro (appuntamento il 19 luglio) tra il giovane prodigio del pianismo classico, il cinese Lang Lang, e l'esperto maestro del piano jazz, Herbie Hancock.

Ricordata la ridotta pattuglia italiana - a comporla Sergio Cammariere, Fabrizio Bosso e il quintetto di Enrico Rava - e la presenza di Maceo Parker, Jan Garbarek, Peter Cincotti e degli Incognito, segnaliamo due chicche per la gioia di giovani e nottambuli: lo show dei belgi 2Many Djs, la coppia di deejay più famosi d'Europa (15 luglio) e gli after-party gratuiti in programma ogni sera dopo i concerti (per proseguire fino alle 2 e mezzo di notte).

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