Primo ricercatore dellIstituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione di Roma, e autore de La Dieta Mediterranea (Sperling&Kupfer), Andrea Ghiselli è convinto che il classico pranzo della domenica sia ormai superato.
Perché?
«Ancora oggi è retorico, troppo abbondante. È un modello che andava bene per le famiglie contadine del passato: avevano un fabbisogno energetico maggiore, la dieta di tutti i giorni era povera, e solo la domenica si concedevano un po di grassi e carne. Oggi i grassi abbondano e sono i più economici. E la domenica dopo mangiato ci si sdraia davanti alla tv, e poi ci si lamenta perché viene la pancia».
Meglio a casa o al ristorante?
«È sempre meglio rimanere a casa: di solito la quantità dei cibi è inferiore e la qualità superiore».
Che ne pensa dei menù raccolti dallAccademia italiana della cucina?
«Il menu nazionale va benissimo, ma solo se lo decliniamo in questo modo: 80 grammi di pasta, 150 grammi di pesce, verdure a volontà e una pallina di gelato. Questo è il menu ideale, ma credo che la maggior parte degli italiani prediliga lasagne e arrosti e torte: la combinazione peggiore».
Fra il Nord, il Centro e il Sud, qual è la cucina più leggera?
«Stando ai menu, il Sud e le Isole. Bocciato il Nord: meglio una carbonara o una pasta col pesce che gli agnolotti o i tortelli».
Quante calorie dovremmo ingerire a pasto?
«Dipende dal fabbisogno individuale, comunque ogni pasto dovrebbe contenere il 30, 35% dellapporto calorico giornaliero. Alla domenica diciamo che ci si può concedere il 60, 65%».
Qualche suggerimento?
«Cercare di limitare le quantità: ci si può concedere tutto purché in porzioni limitate. Tenere sottocchio vini e alcolici: meglio bere solo acqua. Pochi dolci per limitare calorie e zuccheri. E niente ammazza-caffè».
Quasi impossibile...
«Il classico pranzo se lo può permettere solo chi ha un ritmo di vita attivo: palestra tutti i giorni, movimento, passeggiate dopo i pasti».
Praticamente nessuno.
«Infatti quasi il 50% dei maschi è sovrappeso.
Meglio fare rinunce a pranzo o a cena?
«Dipende da cosa si fa dopo: se dopo pranzo ci si sdraia sul divano, e dopo cena si va a ballare allora è meglio mangiare di più a cena».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.