Sorvegliato speciale, proprio per il suo ruolo istituzionale, il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera (nella foto), non si nasconde, mette puntualmente online il suo status finanziario e dichiara che nel 2011 ha avuto un reddito complessivo di circa 3,5 milioni di euro, su cui ha pagato 1,4 milioni di tasse. Un bel gruzzolo, ma non il più bello e il più cospicuo del team montiano, e a maggior ragione non lo sarà il prossimo anno, perché da ministro, diventerà molto più «povero» dato che il suo compenso scenderà a 220mila euro circa.
Nel patrimonio di Passera figurano, tra laltro, depositi per 8,8 milioni sostanzialmente derivanti dalla vendita delle azioni Intesa Sanpaolo (nel 2006, come si ricorderà, è stato tra gli artefici del processo che ha condotto allintegrazione tra Banca Intesa e San Paolo Imi dando vita a Intesa San Paolo), azioni, obbligazioni, una casa a Parigi e una Mercedes. Tra laltro, fanno sapere dal suo entourage, Passera, lasciando il Gruppo Intesa Sanpaolo, lo stesso giorno del giuramento del nuovo governo, cioè il 16 novembre dello scorso anno, avrebbe anche rinunciato alla liquidazione che gli spettava dalla banca.
Nel dettaglio, il reddito complessivo dichiarato dal ministro nel 2011 (anno dimposta 2010) è stato pari a 3.529.602 euro, con un imponibile di 3.185.043 euro. I beni immobili indicati nella dichiarazione dei redditi sono un fabbricato di 141 metri quadrati a Parigi e un terreno di 3.220 metri quadrati a Casale Marettimo (Pisa), detenuti entrambi al 100 per cento. Nella casella beni mobili figura solo una Mercedes A180 immatricolata nel 2010.
Più corposa la voce relativa agli strumenti finanziari: Passera possiede azioni della Lariohotels spa, pari al 33 per cento circa (di cui il 21,6 per cento in nuda proprietà) per un valore patrimoniale complessivo di circa 5 milioni e il 33,33 per cento della Immobiliare Venezia Srl, per un valore di 1,6 milioni. Tra gli altri depositi figurano, oltre agli 8,8 milioni derivanti dalla vendita delle azioni Intesa a fine dicembre, titoli obbligazionari per 169mila euro, titoli obbligazionari in dollari per 23mila euro, polizze vita per 1,28 milioni e fondo pensione complementare per 3,3 milioni.
E poi, come molti altri italiani che puntano ad avere casa propria (poco importa se la prima o la seconda casa) il ministro Passera si porta appresso anche un indebitamento finanziario (mutui accesi per lacquisto degli immobili) pari 2 milioni di euro (importo residuo) con il Banco di Brescia e a 910 mila euro (importo residuo) con il Credit Lyonnais.
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