L’EX MINISTRO TREMONTI

L’EX MINISTRO TREMONTI

L’inverno del nostro scontento non accenna a finire. Giulio Tremonti (nella foto) è in questo momento un traccia flebile nel mondo della politica. Si vede poco, non rilascia dichiarazioni, si attendono le rivelazione della sua autobiografia, dove si è ripromesso di raccontare la sua versione di questi anni di governo. Quando ieri Monti ha presentato la sua manovra per salvare l’Italia da quel baratro dove, si dice, continuiamo a danzare l’ex superministro dell’Economia non si è fatto vedere. Non ha votato. È un messaggio chiaro a tutti quelli che si interrogano sul suo stato d’animo. Questo governo non lo ama, come probabilmente non trovava su misura neppure quello precedente, anche se in quel caso occupava una poltrona chiave. Tutto questo non vuol dire che abbia rinunciato alla politica.

Si limita a vivere questa fase di transizione con il solito distacco un po’ aristocratico di chi non si è mai sentito capito. Con la rabbia e le incomprensioni che lo hanno portato a nascondersi e con il sorriso di chi pensa che la terapia Monti è molto più aspra della sua. Volevano i tecnici? Eccoli.

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