Torna il terrore in via del Chiappazzo. Dopo anni di tranquillità, nel borgo alle spalle di via Bobbio, sono ritornate siringhe e lacci emostatici. Un piccolo mucchietto è stato ritrovato, una delle scorse sere, proprio dietro la scuola elementare Da Passano. Esattamente sotto le finestre delle scale interne dell'edificio. Molte auto, alla mattina, si trovano finestrini rotti, specchietti divelti. L'altra notte una vettura è stata completamente ricoperta dalla schiuma di un estintore, abbandonato poi lì vicino, e riempita di scritte oscene.
Deceduti alcuni spacciatori storici che abitavano nella zona, smantellata la baby gang che importunava i residenti, nel vicolo sottostante via Montaldo tutto era tornato alla vita normale. Anzi. Per alcuni aspetti la vita lì sembrava essersi fermata nel tempo. Quando si transita a piedi, durante la stagione invernale, si sente ancora il profumo della legna che brucia nelle stufe. D'estate, invece, i bimbetti scorrazzano felici con le biciclette, giocano a pallone contro i muri delle case, saltano alla corda e giocano al pampano, riempiendo la strada con le loro grida.
La ricomparsa degli aghi, degli involucri e delle siringhe monouso abbandonati sotto il muretto della scuola, in mezzo a bottiglie di birra, ha rigettato gli abitanti nella paura e, quella zona, nel buio in cui per anni ha brancolato. Proprio all'imbocco del vicolo, l'unica entrata carrabile, è ritornata in mano ai drogati e agli spacciatori. E la paura serpeggia fra gli abitanti.
«Sono ritornati a rovinarci la vita. - dice una mamma, mentre va a prendere il proprio bambino a scuola - Proprio adesso che mio figlio ha l'età per stare fuori a giocare da solo.- Stiamo andando verso la bella stagione - continua - e dobbiamo stare con il patema d'animo finché i bimbi sono fuori a giocare. Va a finire che non li lasceremo più uscire e dovranno stare in casa».
Ma anche i ragazzini che vanno avanti e indietro con i motorini hanno paura di fare brutti incontri, di essere fermati, derubati, aggrediti. «Sappiamo cosa vuol dire avere i tossicodipendenti che girano nel borgo - spiegano gli abitanti - rubano il bucato appeso alle finestre dei primi piani, scavalcano ed entrano nei giardini facendo sparire le cose che le persone lasciano fuori. Suonano ai campanelli e ai citofoni a qualsiasi ora del giorno e della notte. E' una situazione in cui non vogliamo più ritornare!»
Il loro grido di allarme arriva fino alla sede della circoscrizione.
Nel frattempo nemmeno gli operatori ecologici che puliscono le strade hanno rimosso siringhe e lacci, che, durante il giorno, sono coperti dalle automobili parcheggiate lungo la strada.
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