Meraviglia hanno destato le reazioni negative esternate da diverse associazioni sul ddl del ministro Carfagna sulla lotta alla prostituzione. La Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi, da oltre 20 anni impegnata a recuperare le vittime della tratta e della prostituzione e difende il diritto a non prostituirsi, fa notare che per la prima volta un governo italiano affronta il problema con strumenti chiari ed efficaci.
L'intenzione di punire il cliente manifesta finalmente la consapevolezza che quello stesso cliente è responsabile e protagonista della tratta e prostituzione schiavizzata. Se non ci fosse la domanda non ci sarebbe l'offerta. Finalmente si comprende l'urgenza di liberare le migliaia di giovanissime donne schiavizzate abbandonando la difesa di coloro che soddisfano i propri istinti sessuali comprando il corpo di una persona. Finalmente i parlamentari potranno rendere giustizia alle moltissime ragazze che ogni giorno e notte, in tutta Italia, sono state indotte e costrette alla prostituzione, percosse, aggredite, torturate e spesso uccise, ritrovate nei campi senza un nome e nessuno che le reclami.
Siamo certi che i clienti potranno essere seriamente aiutati e recuperati e per questo annunciamo anche il numero verde 800132293 dove si potranno rivolgere che desiderano ricevere il nostro aiuto. Questa attenzione per il cliente non può però esimerci dalla condanna verso coloro che comprano il corpo di una schiava contribuendo alla mercificazione della persona. L'Associazione Papa Giovanni è in piena comunione e sintonia con il Pontificio consiglio per i migranti e itineranti come esplicitato nel documento del 2007: «Noi andiamo, e saremmo propensi alla linea seguita negli ultimi anni dalla Svezia, e cioè non soltanto la protezione delle donne, ma che ci fosse anche una penalizzazione dei clienti».
Ora che il progetto del governo, se non verrà stravolto nel suo iter parlamentare, considera reato la prostituzione dovrebbero gioire tutti coloro che vedono l'orrore e il dramma che si consuma lungo le nostre strade. Finalmente si avranno mezzi più efficaci per liberare le vittime della prostituzione senza intaccare la normativa in vigore (in particolare larticolo 18 del decreto legislativo 286/98 e la legge Merlin 75/58 all'articolo 3 e vari comma in cui la prostituzione è già vietata nei locali, negli appartamenti, nelle case).
Se non cambierà la parola del Ministro Carfagna e la linea del Governo resterà quella di non legalizzare nessuna forma di prostituzione in nessun ambiente, noi continueremo ad appoggiare con forza questo disegno di legge convinti che la libertà e l'incolumità di una persona sia responsabilità di tutta la società civile e che quindi non possa essere affidata a qualche ideologia o a qualche parte politica.
*Responsabile generale dellAssociazione Comunità Papa Giovanni XXIII
**Animatore generale del servizio antitratta dellAssociazione
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