Lavori al canile? Non si possono fare La luce disturba la fauna selvatica

Lavori al canile? Non si possono fare La luce disturba la fauna selvatica

(...) che quel posto in cima alla montagna non era comodo, ma neanche, diciamolo, agevole. Tutt’altro. «Adesso la conferma arriva dall’assessore Margini - spiega Murolo - che ha spiegato nel dettaglio perché le modifiche necessarie al benessere dei cani non verranno mai apportate». «Intanto per sgomberare spazio ai dubbi Margini spiega che «la struttura è stata realizzata in conformità al progetto approvato, sul quale è stato rilasciato il relativo e necessario titolo edilizio». «Le problematiche - spiega l’assessore - sono da ricercarsi nella peculiarità dell’area sottoposta a vincolo idrogeologico». Ergo, le tettoie (quelle che servirebbero a non far piovere sui cani che stanno nelle gabbie aperte) non si possono fare. E l’illuminazione dei viali (visto che di questi tempi fa buio presto)? Niente. L’Arpal, riassumendo in parole povere, non dà l’autorizzazione perché si disturberebbe l’habitat di alcune specie del bosco. Un buco nell’acqua anche sul fronte del servizio di trasporto pubblico. «I volontari, tramite il Comune, avevano chiesto un servizio navetta dal capolinea del 51 in cima a via Rollino fino al Canile (che si trova al 92N) - spiega Murolo -, ma l’Amt dopo alcuni mesi ha risposto che vi erano problemi tecnici per la strada impervia. Successivamente il Comune ha chiesto un preventivo a una ditta di autonoleggio e alla fine dei conti il costo mensile per una forma di taxi collettivo sarebbe costato tra i 3.960 euro al mese per quattro viaggi giornalieri andata e ritorno, fino ai 5.940 euro al mese. Cifre ritenute troppo elevate». Successivamente la richiesta all’Amt veniva ritentata. Ma anche in questo caso la risposta è stata negativa. «Il 21 settembre scorso l’Amt, come ha spiegato l’assessore margini - continua Murolo -, ha spiegato che il servizio non è effettuabile a causa del costo elevato che non è adeguato alla domanda di servizio».
Soluzioni? Non ce ne sono. Parola di Margini. Che conclude così la sua risposta al consigliere Murolo.

Resta il fatto che se il canile fosse più facilmente raggiungibile, magari qualcuno andrebbe a vedere i cani e forse, chissà potrebbe anche adottarne qualcuno. «Che sarebbe - dice Margini - anche il modo per diminuire il numero degli sopiti del canile sempre al limite dalla capienza».

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