L'Onu: bisogna distinguere, non tutti sono rifugiati

«Sicuramente non sono tutti rifugiati, la situazione va valutata caso per caso». A dirlo è la portavoce dell’Alto Commissariato Onu per i rifugiati, Laura Boldrini. Dunque anche l’Unhcr avverte la necessità di fare i dovuti distinguo, confermando così le parole del ministro dell’Interno, Roberto Maroni. «Gli immigrati vanno identificati e poi diranno per quale motivo hanno lasciato la Tunisia -dice la Boldrini- Si tratta di un flusso misto, non tutti sono rifugiati, questo deve essere chiaro. Una parte di loro ha espresso il desiderio di fare domanda d’asilo ma molti sono venuti per cercare lavoro, sono migranti economici».
La Boldrini sottolinea l’urgenza di decongestionare Lampedusa, trasferendo gli immigrati in altri centri lungo la penisola. Sono più di 4.500 i migranti sbarcati sulla piccola isola, quasi tutti uomini e giovani.


E su questo punto anche l’Onu si aspetta un intervento europeo. «La Ue deve chiarire i termini della collaborazione -osserva la Boldirini- Sostiene di essere pronta ad aiutare ma deve chiarire in che modo. Sarebbe auspicabile una collaborazione nella distribuzione dell’onere».

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