da Milano
Tonfo di Lottomatica a Piazza Affari, dove ieri il titolo ha ceduto il 4,32% a 32,1 euro, dopo la presentazione del piano industriale 2007-2009. Gli investitori e i gestori sono rimasti delusi dai target di crescita, che si aspettavano più aggressivi. Lottomatica stima, infatti, ricavi per il 2007 tra 1,65 e 1,75 miliardi, con un tasso di crescita medio annuo del 7-l8%. LEbitda è previsto tra i 650 e i 670 milioni (più 8-9%). I dividendi, afferma una nota, sono stimati a 120-130 milioni. La posizione finanziaria netta al 2009 è prevista nellordine di 2,2-2,4 miliardi di euro, con una disponibilità di cassa per circa 500 milioni a fine 2009. Lottomatica non prevede «di fare grandi acquisizioni in Italia» nel prossimo futuro, ha spiegato Marco Sala, ad del gruppo. «Pensare a Sisal sarebbe impossibile», ha sottolineato Sala, facendo riferimento a problemi legati all'Antitrust. La crescita del gruppo può dunque «avvenire solo attraverso piani di sviluppo interno».
Riguardo ai piani di espansione internazionale, Bruce Turner, presidente e ceo del gruppo, ha spiegato che in Illinois, dove le autorità stanno preparando la vendita del lotto statale per 10 miliardi di dollari, «siamo ancora a una fase molto preliminare del processo di vendita», ma «abbiamo già contatti con importanti partner finanziari a livello internazionale».
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