Al suo arrivo sembrava essere una persona schiva. Taciturna. Di poche parole. Dopo neanche due mesi dal suo approdo sotto la Lanterna abbiamo scoperto un Pasquale Marino diverso. Simpatico. Mai banale. Anche quando scherza con i giornalisti. Mister ho seguito tutti gli allenamenti. Marino lo stoppa. «Ma io no l'ho mai vista. Forse si è nascosto». E scoppia una risata. Quando poi qualcuno gli chiede un parere sul caso Chiellini-Ibrahimovic, la sua risposta è quanto mai simpatica. «Con tutti i problemi che ho. Si è fatto male pure Gilardino». Ed eccolo il grosso problema della settimana post Lazio. L'infortunio all'ex attaccante viola. «Per noi è stato un problema inaspettato visto che si è allenato fino all'altro ieri». Poi il problema al polpaccio che è costato il posto al medico Biagio Costantino. E Marino svela. «Se la Lazio si è lamentata per il campo ghiacciato, faccio notare che primo cera per tutti e due, poi che l'infortunio di Alberto è nato proprio domenica per colpa del terreno». Dunque che Genoa vedremo a Catania? «Stiamo lavorando su parecchie soluzioni, ma deciderò solo all'ultimo». Zé Eduardo titolare? «Potrebbe essere, vedremo». I tifosi chiedono un salto di qualità in trasferta. «Dovremmo essere più attenti sulle palle da fermi e soprattutto in alcune fasi addormentare la partita con il fraseggio. D'altronde non possiamo giocare sempre con un pressing coordinato e con continue verticalizzazioni». Per Marino un ritorno a Catania, società che l'ha lanciato nel grande calcio.
«Quando mi presero, affidarono una Ferrari ad un'autista con il foglio rosa, visto che ero praticamente novello della cadetteria».Veloso e Rossi sono stati convocati, ma sono in dubbio. Non resta che aspettare il verdetto dell'esame di maturità chiamato trasferta.
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