De minimis, certo: ma l'efficienza di un grande gruppo si osserva anche nei dettagli. Esattamente come il buon nome di un marchio sta innanzitutto nella cortesia del centralinista. Intesa Sanpaolo e i suoi bancomat non hanno un rapporto sempre felice. Può succedere - succede - che le indicazioni per il suo utilizzo siano sbagliate: il correntista non può che sentirsi preso in giro. Esempio reale (e probabilmente non è l'unico): la filiale di via Galilei. Per entrare nel locale del bancomat le istruzioni sono esattamente contrarie a quelle che dovrebbero essere: il disegno indica che la banda magnetica della tessera dev'essere all'ingiù, invece è all'insù. O viceversa, non importa. La guardia giurata si avvicina gentilmente ai clienti ed è lui stesso ad avvertire: guardi che è sbagliato, io l'ho segnalato, ma non è accaduto nulla. Agli uffici centrali di Intesa Sanpaolo ammettono che il controllo delle postazioni bancomat è interno, cioè non è appaltato a terzi; ma cadono dalle nuvole.
Al secondo, terzo tentativo è chiaro che nel locale si riesce a entrare, non è un ostacolo sormontabile solo da un Premio Nobel. Ma, nella quotidiana vita di servizi urbani, è forse troppo chiedere chiarezza a chi questi servizi li offre?Malessere urbano Il bancomat ingannevole con le istruzioni al contrario
In una filiale di Intesa Sanpaolo le indicazioni per entrare nel locale dello sportello automatico non sono chiare e il cliente deve inserire più volte la tessera nella fessura, fino a quando non indovina
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