La manovra parte dal Senato: meno di un mese per l’ok

Parte oggi l’iter parlamentare della manovra. L’appuntamento è per le prime audizioni alla commissione Bilancio del Senato, ma già domani scadrà il termine per gli emendamenti e poi, il giorno dopo, corsa al voto perché per il via libera definitivo c’è meno di un mese di tempo. Si lavora alle modifiche e i gruppi di maggioranza si vedranno tra oggi e domani per mettere a punto gli emendamenti. Preannuncia il sottosegretario all’Economia Luigi Casero: «Metteremo la fiducia per dare un segnale di approvazione nei tempi, ma in Commissione siamo pronti - garantisce il rappresentante del Tesoro - a discutere le proposte dell’opposizione, ovviamente salvaguardando i saldi». Tra i temi passibili di modifica il blocco della rivalutazione delle pensioni.

La lettura del complesso testo della manovra fa emergere altre novità: spunta, per esempio, la tassa per chi vuole separarsi o divorziare. Attenzione anche ai guadagni degli avvocati: entra infatti il codice fiscale negli atti giudiziari. «Mini» liti previdenziali per importi inferiori a 500 euro verso la cancellazione.

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