Roma - Il gip del tribunale di Roma, Maria Teresa Covatta, ha respinto l’istanza presentata dai legali dello Ior in merito al sequestro di 23 milioni di euro depositati su un conto del Credito Artigiano Spa. Il sequestro era stato disposto nell’ambito di un’inchiesta su presunte omissioni legate alle norme antiriciclaggio da parte della banca vaticana.
Sequestro confermato Nell’ambito dell’inchiesta, condotta dal procuratore aggiunto Nello Rossi e dal sostituto Stefano Rocco Fava, sono stati indagati il presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi ed il direttore generale Paolo Cipriani. L’azione penale è partita sulla base di una segnalazione dell’Unità informazioni finanziarie (Uif), la quale, il 15 settembre scorso, aveva già disposto la sospensione per cinque giorni, perchè ritenute sospette, di due operazioni disposte dallo Ior sul conto aperto presso la sede romana del Credito Artigiano.
Si tratta della movimentazione di 20 milioni destinati all’istituto di credito tedesco J.P. Morgan Frankfurt e di altri tre milioni destinati alla Banca del Fucino. Sul conto sono depositati complessivamente 28 milioni di euro.
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