Milano«A Milano non cè più posto. Abbiamo fatto abbondantemente la nostra parte». Il Comune fa la conta dei posti occupati e di quelli liberi nelle strutture di accoglienza. E decreta: non sappiamo dove mettere i profughi. Il centro di identificazione ed espulsione di via Corelli è full: 132 posti, tutti occupati. «A Milano - spiega il vicesindaco Riccardo De Corato - contiamo già 218mila immigrati regolari e oltre 32mila irregolari. Sono i numeri più alti dItalia, perfino rispetto a Roma». Per questo si torna a cavalcare la vecchia ipotesi di aprire un centro Cie vicino a uno degli aeroporti lombardi: o Orio al Serio (Bergamo) o, meglio ancora, Malpensa, la nuova Lampedusa lombarda. Solo così si riuscirebbe a gestire lemergenza profughi. «Comincino a fare la loro parte i comuni che non hanno un Cie - incalza De Corato, spronando in primis le città di Toscana e Veneto -. Noi abbiamo fatto il nostro dovere e lemergenza non può ricadere tutta su Milano e sulla Lombardia».
Nel frattempo il prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi, sta facendo una ricognizione delle strutture migliori per far fronte a eventuali arrivi di massa: una caserma e una struttura di accoglienza in una zona periferica, al Gratosoglio, che già sfama 700 persone al giorno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.