Coronavirus

Farmacie: via coi vaccini. Ma non si sa chi aderisce

Dal 18 le iniezioni per gli over 80: si lavora sulla lista. Allarme per il 9% dei 50enni no vax

Farmacie: via coi vaccini. Ma non si sa chi aderisce

Da dopodomani sarà possibile prenotare la terza dose di vaccino in farmacia. Da lunedì 18 dovrebbero partire le somministrazioni. Si tratta di un servizio riservato al momento agli over 80 alle prese con la dose aggiuntiva di vaccino anti Covid. Unica dose in farmacia, che può diventare «doppia» negli hub, in accoppiata con la profilassi anti influenzale. Sono già 2.082 in tre giorni gli ultraottantenni che hanno ricevuto il doppio vaccino, in particolare 885 nella province di Milano e Lodi (Ats Milano).

Torna dunque la profilassi in farmacia, nell'ottica di portare i vaccini «sotto casa» dei lombardi dopo il test con le 21 farmacie che hanno somministrato il vaccino monodose Johnson&Johnson agli over 60 che ancora erano scoperti, per un totale di circa 2mila lombardi, e che sta andando avanti. Un servizio che aveva raccolto il plauso dei cittadini: «È stato un successo oltre le aspettative - raccontava la presidente di Federfarma Lombardia Anna Rosa Racca - abbiamo le agende piene. Siamo riusciti a convincere gli indecisi grazie al rapporto di fiducia tra cittadini e farmacisti». Ancora da convincere invece 146mila over 50 non coperti, pari al 9,1 per cento di 1,6 milioni di lombardi tra i 50 e i 59 anni.

Ora sembra che circa 700 presidi territoriali nella Regione abbiano aderito al protocollo che prevede la somministrazione del siero Moderna, molto facile da conservare perchè può stare in frigorifero un mese. In seguito all'Accordo Quadro tra Governo, Regioni, Federfarma e Assofarm, i titolari hanno seguito un corso dell'Istituto superiore di Sanità che li autorizza a essere vaccinatori. Forti della formazione specifica e del test partito quest'estate con gli over 60 i presidi sono pronti a partire, con ancora qualche dettaglio da definire.

Ancora da precisare per esempio gli indirizzi dei farmacisti che hanno aderito: per quanto riguarda Milano e provincia dovrebbero essere circa 200, ma al momento non si conosce la lista. Sembra che i titolari, soprattutto degli esercizi più piccoli abbiano mostrato delle perplessità davanti al numero delle fiale previste in consegna, 100, che ieri sono state portate a 50 e alle complessità logistiche legate al «riconfezionamento». Gli ospedali che si occuperanno di spacchettare gli scatoloni delle fiale per la suddivisone in confezioni più piccole sono passati da 2 a 8. Sarà poi il farmacista che si dovrà occupare di diluire le fiale nelle dieci dosi previste. Semplificando la logistica i titolari dovrebbero essere più propensi ad aderire alla sperimentazione.

Da definire con precisione le categorie dei cittadini cui è riservato il servizio: in sostanza gli ultimi dettagli verranno definiti meglio la settimana prossima, in vista della partenza delle inoculazioni di lunedì 18. Da dopodomani sarà comunque possibile recarsi nella farmacia sotto casa e, se aderisce, prendere l'appuntamento. Attenzione però possono farsi inoculare la dose aggiuntiva solo gli over 80 che abbiano ricevuto la seconda dose da almeno sei mesi.

Così per quanto riguarda le altre categorie: le somministrazioni seguiranno, scaglionate di sei mesi, l'ordine delle categorie seguito per le prime dosi.

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