Cronaca locale

Da Gluck a Schubert La Filarmonica alla Scala «fa del bene» in musica

Dopo il via di Prove aperte, oggi il concerto con l'opera «La Tragica». Sul podio Dantone

Luca Pavanel

Alla Scala, dopo l'evento di solidarietà a favore dell'Ospedale dei bambini «Buzzi Onlus» domenica sera, oggi è il momento del concerto vero e proprio. Stiamo parlando del via libera al ciclo di eventi musicali denominati «Prove Aperte», che stasera si trasforma in spettacolo dopo gli ultimi aggiustamenti. Sul podio il direttore Ottavio Dantone, davanti all'Orchestra Filarmonica - tra l'altro in questo periodo pure sulla scena europea per la tournée invernale diretta da Riccardo Chailly -. Un lunedì a suon di Gluck, Haydn e Schubert, dalle ore 20 sui leggii dei maestri. Ma prima di tutto un rapido «ripasso», sul concetto di «Prove aperte»: iniziativa che, attraverso la musica, ha dato e sta dando una mano a diverse cause, e lo fa da diversi anni. Il progetto, che dà la possibilità ai milanesi di assistere appunto alle prove del complesso scaligero, è reso possibile grazie al sostegno del Main Partner UniCredit, col contributo di UniCredit Foundation e la collaborazione di Esselunga. Di più.

Beneficiarie questa volta sono quattro realtà che a Milano ospitano e assistono le famiglie di bambini e ragazzi, provenienti da tutt'Italia, ricoverati nei più importanti ospedali milanesi. La prima serata, come si diceva, è stata a sostegno di Obm-Ospedale dei Bambini di Milano Buzzi Onlus -. I fondi raccolti saranno interamente devoluti al progetto Obm Home, piano di accoglienza per il pernottamento di coloro che si trovano lontani da casa nel difficile momento del ricovero di un bambino. Le case possono ospitare fino a sette nuclei familiari, per un totale di ventuno persone; e offrono zone comuni aperte durante il giorno anche ai familiari che non sono ospiti. Il ricavato della prova contribuisce alla realizzazione di tre nuovi alloggi per le famiglie, uno interno e due esterni al perimetro ospedaliero, aumentando fino a dieci il numero di quelli a disposizione. Ma veniamo alla musica e ai suoi protagonisti.

Specialista nel repertorio barocco e classico il direttore Dantone fa il suo ritorno davanti alla Filarmonica accostando la Sinfonia n.104 in Re, «Londra», di Haydn alla Sinfonia n.4 «Tragica» di Schubert. In apertura da «Orfeo e Euridice» di Gluck, la bacchetta dirige la «Danza delle Furie» e la «Danza degli spiriti beati». Dunque, programma musicale che guarda a due padri del sinfonismo: Haydn è stato un pioniere nel comprendere come elaborare i temi e manipolare la tensione armonica, in modo da ottenere un effetto drammatico nelle tante sezioni di un lungo lavoro. Schubert, tra i lavori giovanili di un genio che dell'insegnamento di Haydn, e della scuola di Vienna, si era nutrito guardando già al futuro con la modernità di Beethoven, autore di cui Filarmonica celebra il 250esimo anniversario con una serie di concerti dedicati.

Prossimo appuntamento di «Prove aperte» (e relativo concerto del lunedì) domenica primo marzo con Marc Albrecht e la partecipazione del giovane Kian Soltani al violoncello, a favore della Fondazione Visitatrici per la Maternità Ada Bolchini Dell'Acqua Onlus.

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