I piccoli martiri di Gorla, rivive sulla scena la storia triste di Milano

Al Cooperativa pièce dai documenti storici. E allo Strehler i "Ragazzi di vita" di Pasolini

I piccoli martiri di Gorla, rivive sulla scena la storia triste di Milano

Ricco il cartellone di spettacoli teatrali in questo inizio gennaio. La prima segnalazione è per l'Out Off dove prosegue fino al 27 gennaio 4:48 Psychosis di Sarah Kane, la scrittrice inglese classe 1971 morta suicida a soli 28 anni proprio dopo il completamento di questo testo. Su una scena disordinata, dove sul pavimento sporco si accumulano detriti e cianfrusaglie, una convincente Elena Arvigo riesce a restituire la difficile scrittura poetica e frammentata della Kane, quella di una donna troppo sensibile per reggere la vita e si sta preparando ad abbandonarla. Temi forti anche al Filodrammatici, dove giovedì scorso ha debuttato La prova, ultima produzione di questo piccolo teatro dietro alla Scala. Fino al 27 gennaio si parla di abusi sessuali sul lavoro: Fede dirige un'agenzia di comunicazione che sta partecipando alla gara per aggiudicarsi un'importante campagna contro la discriminazione femminile. Tina è la creativa chiamata per trovare un logo adatto per un tema così delicato. Mentre aspetta l'arrivo di Fede, Tina spiega a Edo, amministratore dell'agenzia e suo ex compagno, di non voler più accettare la proposta di lavoro perché Fede le ha accarezzato una spalla. È considerabile un abuso? Anche Malamore, testo scritto e diretto da Andrea Brunetti nonché vincitore del Premio Flaiano, in scena al Teatro Libero ancora dal 17 al 20, parla dei problemi tra uomo e donna. Qui, però, Luigi Guaineri e Alessia Vicardi interpretano il rapporto di coppia con una metafora: quella della relazione tra un re e il suo buffone. Metafore e travestimenti anche al Carcano, dove il 10 gennaio ha debuttato in prima nazionale (fino al 20) Queen Lear, la tragicommedia musicale en travesti delle Nina Drag's Queen. La drammaturga inglese Claire Dowie ha scritto uno spettacolo, ispirato al Re Lear di Shakespeare e musicato dal compositore italiano Enrico Melozzi in cui melodie classiche dialogano con ritmi pop. Dai classici alle rievocazioni storiche: il mattino del 20 ottobre del 1944 alcuni aerei della Air Force scaricarono alcune delle bombe sulla città. Una sfondò il tetto della Scuola Francesco Crispi di Gorla e uccise 184 bambini: fino al 27 gennaio al Teatro della Cooperativa (via Hermada 8) lo spettacolo Gorla fermata Gorla di Renato Sarti rievoca quel tragico evento. Il lavoro si basa sulle pubblicazioni, documenti militari, libri, articoli e testimonianze.

Due attrici, Federica Fabiani e Marta Marangoni, danno voce ai bambini che quel giorno persero la vita, mentre a Nicoletta Ramorino è affidata la testimonianza dei sopravvissuti. Siamo nel '900 anche al Piccolo Teatro Studio con La signorina Else di Schnitzler per la regia di Federico Tiezzi. Si racconta la tumultuosa coscienza della giovane Else, adolescente inquieta interpretata da Lucrezia Guidone: i suoi genitori necessitano di una grossa somma di danaro, e la madre di Else invita la figlia a vendersi ad uno dei suoi corteggiatori per ottenerla. Tutto il testo vive delle reazioni di Else a questa richiesta. Al debutto allo Strehler, fino al 27 gennaio, Ragazzi di vita, dal romanzo di Pasolini del 1955 elaborato in drammaturgia da Emanuele Trevi e per la regia di Massimo Popolizio: sul palco nudo, eccetto pochi oggetti di scena, si muovono 19 attori a rappresentare l'umanità delle borgate romane degli anni Cinquanta, la cornice in cui approdò Pasolini carico del dolore causato dalla radiazione dal Pci. All'Elfo è in scena Dedalo e Icaro.

Lo spettacolo, drammaturgia di Tindaro Granata per la regia di Giacomo Ferraù e Francesco Frongia, è una rilettura del celebre mito per cui, le ali che il padre Dedalo costruisce per sé e il figlio Icaro per uscire labirinto cui erano in cui intrappolati, sono fatte del suo estremo affetto.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica