«En marche». Il 7 maggio, mentre Emmanuel Macron veniva incoronato presidente della Repubblica francese, la sinistra milanese strombazzava sui social lo slogan della sua campagna elettorale contro la leader del Front National Marine Le Pen, convintamente sostenuta in Italia dalla Lega Nord. L'assessore dem al Welfare Pierfrancesco Majorino non ha perso l'occasione quella sera per punzecchiare il segretario del Carroccio. Su Facebook il 7 maggio scriveva: «Che bello in Francia. Salvini, ciao» (nella foto sopra).
Peccato che l'esponente più attivo della giunta Sala (e prima con Pisapia) sull'accoglienza dei migranti in città, Majorino che il 20 maggio sfilava in testa al corteo «contro i muri» per i profughi, abbia dovuto rendersi conto neanche due mesi dopo l'elezione che neanche Macron vuole accollarsi i profughi che sbarcano in Italia, chiude le frontiere e invita a «non confondere i rifugiati con i migranti economici». Una delusione proiettata ieri in un nuovo post su Facebook: «Macron chiude le frontiere come una destra qualsiasi. Complimenti» (foto sotto). E Salvini ride sotto i baffi.ChiCa
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