Cronaca locale

Quattro gatti (No pass) bloccano il centro città

Confcommercio: "Serve responsabilità". Bestetti (Forza Italia): "Inaccettabile, lo Stato dov'è?"

Quattro gatti (No pass) bloccano il centro città

Al grido di «Draghi vaffa...» e di «No green pass» un centinaio di duri e puri della protesta contro il green pass, ieri nel tardo pomeriggio è riuscita a sgattaiolare in via Torino e a occupare la strada. Davvero «quattro gatti» quelli sfuggiti al cordone delle forze dell'ordine in piazza Duomo che però hanno iniziato a marciare lungo una delle vie commerciali più importanti della città bloccando la circolazione. Proprio nel giorno in cui scattava l'ordinanza per l'obbligo delle mascherine all'aperto nelle vie del centro, tutti i giorni dalle 10 alle 22, i manifestanti sfilavano impunemente senza protezioni. Come se nulla fosse: alla faccia delle regole, dell'ordinanza del sindaco e dei cittadini che rispettano obblighi e divieti.

Disagio e un po' di timore tra i milanesi che stavano trascorrendo un sabato di shopping nel week end di sconti per il black Friday, e tra i commercianti che si sono visti arrivare all'improvviso i manifestanti e hanno abbassato le saracinesche con mezz'ora di anticipo sull'orario consueto per il timore di danni. In via Torino si respirava un'atmosfera molto tesa. Da un lato i manifestanti, soddisfatti per il risultato ottenuto - tenere in scacco una città dopo qualche sabato di stop facendosi beffe dell'ordinanza del Viminale che vieta le manifestazioni in centro fino a gennaio - dall'altra i negozianti e i milanesi che non si aspettavano l'assalto, seppur pacifico. «Il diciannovesimo sabato di proteste nel centro ha provocato ancora disagi a cittadini e imprese - polemizza Mario Peserico, vicepresidente di Confcommercio Milano -. Per l'ennesima volta chiediamo che prevalga un senso di responsabilità comune per far rientrare queste proteste nel perimetro della legalità. È assurdo, infatti, che si debbano colpire l'economia e la società in una situazione ancora di forte difficoltà per il perdurare della pandemia».

Dopo aver marciato indisturbati in corso di porta Ticinese, inneggiando alla «libertà» (la loro) all'altezza delle colonne di San Lorenzo, i No Pass sono stati bloccati da polizia e carabinieri che hanno chiuso la strada, isolando i manifestanti e disperdendoli. A fine giornata sono stati cento gli identificati dalla polizia di cui 9 per manifestazione non preavvisata, violenza privata e interruzione di servizio pubblico. I carabinieri del Nucleo informativohanno invece nuovamente denunciato il 62enne che solo il giorno prima, venerdì, era stato perquisito e poi indagato a piede libero per aver aggredito sabato scorso un giornalista e un operatore de La7. Ieri l'uomo infatti è stato riconosciuto tra i leader del movimento che non hanno esitato a mettersi alla testa del corteo di No Pass che avevano bloccato il traffico in via Torino, quindi ha bloccato una vettura parandosi di fronte e un passante su uno scooter, scaraventandolo a terra. Ora l'uomo è accusato di istigazione a delinquere, manifestazione non autorizzata e violenza privata aggravata.

«Lo Stato faccia lo Stato - tuona Marco Bestetti, consigliere comunale di Forza Italia - e faccia rispettare le regole. Non è possibile che quattro scalmanati possano tenere sotto scacco una città: non è possibile che una città si paralizzi così».

Ha una risposta l'assessore lombardo alla Sicurezza Riccardo de Corato che legge quanto accaduto come una questione di numeri: «Quanti sono gli agenti a Milano? L'impressione, guardando anche le immagini della manifestazione è che siano assolutamente insufficienti a gestire situazioni del genere».

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