Cronaca locale

"Radical chic", "pistola" e "volgarità": sui social la rissa Sala-Bernardo

Si alzano i toni del confronto. Lo sfidante difende i clochard. E sui tassisti il centrodestra è chiaro: "Stop ad altre licenze"

"Radical chic", "pistola" e "volgarità": sui social la rissa Sala-Bernardo

Un match a colpi di video sui social. Si alzano i toni tra Beppe Sala e lo sfidante del centrodestra Luca Bernardo. In una lettera a «La Verità» ieri il pediatra ha dichiarato che se si fosse dedicato più tempo al programma che alle discussioni sul suo regolare porto d'armi «non verrebbe in mente di darmi» alla milanese «del possibile pistola, non solo perchè non lo sono ma anche, e soprattutto, perchè i veri pistola saranno quelli che al netto delle mie urla mancanti andranno a votare Sala». Il sindaco pubblica su Facebook un video: «Finchè insulta me lasciamo anche andare - attacca -, ma perchè insultare centinaia di migliaia di milanesi che hanno votato e mi auguro voteranno per me? Siamo a Milano, dove il senso democratico non si è smarrito mai. Capisco che la campagna non sta andando come Bernardo si aspettava ma a questi livelli di volgarità non si può scendere». Più tardi aggiunge di essere «totalmente consapevole che l'elettorato di centrodestra e conservatore è importante e merita di essere rappresentato, lo rispetto e ha prodotto in passato sindaci importanti, quindi dico a tutti di andare a votare». Bernardo rilancia con un video: «Volgare vuol dire volgo, popolare. Ebbene sì, io sono un uomo di quel popolo che non hai mai visto e con cui non ti sei mai confrontato. Caro sindaco uscente, mi sembri un po' nervosetto, non sarà forse perché immaginavi di vincere dimenticandoti che in democrazia scelgono i cittadini?». Non rinnega la battuta sui «pistola», «quello che ho scritto è scritto». E spara a zero sui «radical chic di sinistra amici di Sala che abitano in Duomo o in Montenapoleone, stanno in salotto e non scendono sotto casa a vedere cosa succede di notte, si vergognino. I senzatetto «vengono scansati, decine di invisibili dormono per strada, senza bagni e a rischio sicurezza». Nulla contro chi ha una bella casa in centro «ma bisogna aiutare chi ha bisogno». Due sere fa Bernardo ha accompagnato l'associazione Pro Tetto nel giro di assistenza ai clochard in centro, con lui i consiglieri di Fi in Regione Giulio Gallera e in Comune Alessandro De Chirico. Con un altro video rivolge un «appello a Sala e ai suoi amici radical chic a farsi un giro», legge un cartello su un muro firmato che recita: Come ti permetti a lasciare in strada così tanti senzatetto, al freddo, senza cibo, senza coperte, senza servizi igienici, tutto chiuso. Non si prova vergogna?». Sala e Bernardo (a distanza) da Confesercenti si esprimono sulle licenze taxi. Sala ricorda che «stavamo discutendo sull'aumento prima del Covid, poi si sono trovati senza lavoro e stiamo cercando di rilanciare la città portando beneficio. Ma una riflessione va fatta» anche se precisa l'aumento non sarà nell'immediato. E sulle tariffe «i milanesi si lamentano per i costi alti, hanno fatto bene i conti?».

Per il pediatra non si discute, «le licenze sono sufficienti, dobbiamo supportare i tassisti bloccando l'abusivismo e creando un fondo in caso di aggressioni».

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