Sempre più donne in fila per docce e mensa

Spesso con bambini, sono anziane italiane o giovani straniere in cerca di aiuto

Sabrina Cottone

La mensa dei frati cappuccini di corso Monforte è un'istituzione, ancor di più da quando si trova accanto allo Chateau Monfort, l'hotel a cinque stelle che accende le luci sulle file dei tanti Lazzaro che vanno a mendicare qualcosa di caldo. Negli ultimi tempi, agli occhi attenti non è sfuggita una nota diversa, che ingentilisce e mette tristezza. Sono aumentate le donne in fila per la doccia, le medicine, il cibo. Segnali di crisi tra i più poveri tra i poveri.

«Solo nel 2015 sono aumentate del 6% le donne che si sono rivolte alla onlus in cerca di aiuto e assistenza. Si tratta di un'utenza femminile fragile e a rischio, segnata da storie di povertà e esclusione: donne italiane e straniere, spesso sole e senza reti parentali, per le quali è ancora più difficile uscire dalla condizione di indigenza» spiegano dall'Opera San Francesco, che ieri sera ha ospitato «Sorelle Voci», un concerto diretto dal maestro Martinho Lutero Galati De Oliveira per sensibilizzare sul fenomeno.

Padre Maurizio Annoni, responsabile di Opera San Francesco, spiega questo acuirsi delle difficoltà tra le donne: «La riflessione è partita quest'anno, quando abbiamo affrontato il bilancio sociale. Abbiamo visto con Opera san Francesco che diversi dei nostri servizi, mensa, docce, poliambulatorio medico e area sociale, sono più frequentati dalle donne, nella gran parte dei casi con i loro bambini. Ci ha colpito questo incremento».

Italiane anziane e straniere più giovani, non sempre con motivazioni uguali. «Italiane sia perché ci sono molte donne anziane sole, sia perché sono più longeve degli uomini. Hanno anche un minimo di pensione ma hanno difficoltà ad arrivare a fine mese». Le straniere invece spesso hanno perso il lavoro: «Erano impiegate come badanti e non riescono più a ricollocarsi nei circuiti lavorativi. Vivono in situazioni precarie, magari ospiti in stanza o dormono per strada, e quindi vengono a fare le docce da noi». Alcune abitano nei diciassette appartamenti, monolocali o blocali, che Opera san Francesco ha sparsi per la città: «Ci sono sempre più donne sole con figli, provenienti da separazioni o maltrattamenti. Questo progetto, oltre a una situazione abitativa, fornisce anche un supporto psicologico e a volte psichiatrico. Inoltre le donne sono accompagnate a un'autonomia, così che possano trovare un lavoro».

Nell'ambulatorio è attivo un servizio di prevenzione (in collaborazione con Bracco, Comune e Ats) delle infezioni materno- infantili. Destinatarie le donne in età fertile o in gravidanza, per aiutare a prevenire toxoplasmosi e rosolia.

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