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Minimal, pratico e allegro Se l'abito è uno stile di vita Uniqlo ora parla italiano

Il marchio giapponese arriva con i suoi piumini leggeri e colorati e il cachemire a prezzi accessibili

Laura Verlicchi

L'attesa è finita: il primo negozio Uniqlo italiano aprirà il 13 settembre, nel cuore di Milano, in piazza Cordusio. Signore modaiole e millennials dal cuore verde non vedono l'ora di trovare a due passi da casa i capi iconici del marchio giapponese per nascita, mondiale per successo. Tanto che spesso li si riporta da un viaggio a Londra, Parigi o New York come souvenir, simboli di uno stile di vita senza frontiere.

Primi fra tutti, i piumini ultraleggeri, comodi da infilare sopra o sotto giacche e cappotti, o addirittura da sovrapporre: senza dimenticare i cashmere a prezzi accessibili, i jeans confortevoli e tutti i capi da indossare a contatto con la pelle, in tessuto antisudore, anticaldo e antifreddo, grazie a tecnologie uniche. Ideali anche per lo sport, come testimonia un campione del calibro di Roger Federer, testimonial entusiasta del marchio. Uno stile minimalista e pratico, ma non noioso: basta guardare la gamma infinita di colori che fanno di ogni negozio Uniqlo un arcobaleno inconfondibile.

Non a caso il marchio tiene a definirsi LifeWear, una filosofia del vestire che diventa modo di vivere.

«Siamo onorati e fieri di aprire il nostro primo negozio italiano a Milano - dice Kohsuke Kobayashi, Chief Operation officer di Uniqlo Italia - Abbiamo da sempre una grande e sincera stima degli italiani e della loro eredità culturale. Ci sono molte similitudini tra l'Italia e il Giappone: dall'importanza della bellezza e della qualità della vita all'apprezzare istintivamente il design e l'innovazione. Ci auguriamo che la filosofia LifeWear e i nostri prodotti vengano accolti con calore dalla raffinata popolazione milanese, così come dai molti turisti, italiani e non, che visitano Milano durante tutto l'anno».

In realtà, l'antipasto, per così dire, era già arrivato qualche mese fa, con l'apertura dello store online dedicato al mercato italiano: ma certo l'esperienza di entrare nel nuovo negozio - 1.500 metri quadrati, suddivisi su tre piani - promette di essere coinvolgente.

«Entriamo in Italia, e in particolare a Milano, capitale della moda, in punta di piedi, secondo lo stile orientale - racconta il marketing manager Alessandro Poggi - Non vogliamo imporre ma creare partnership con realtà locali: ci interessano i giovani artisti e il mondo della comunicazione a tutto campo, dalle radio agli influencer».

Le collaborazioni con stilisti e designer sono infatti una strategia vincente per il marchio giapponese: edizioni limitate o collezioni continuative come Uniqlo U, disegnata da Christian Lemaire, ex direttore creativo di Hermès.

«La forma segue la funzione», il celebre motto del design, attualissimo a un secolo di distanza, è il concetto ispiratore anche per Uniqlo: la praticità e la bellezza sono strettamente connesse e non possono prescindere l'una dall'altra. Così, la collezione autunno/inverno 2019- uomo, donna, bambino e neonato - punta su linee e tessuti comodi, caldi e confortevoli, tecnologie all'avanguardia e rispettose dell'ambiente per realizzare capi dalla vestibilità ottimale, curati nei dettagli e a un prezzo accessibile.

Sono questi i punti di forza di Uniqlo fin dalla fondazione nel 1984, che l'hanno portato a essere oggi il marchio principale di Fast Retailing, holding giapponese leader a livello mondiale nel campo del commercio al dettaglio.

Degli oltre duemila negozi Uniqlo, più della metà è fuori dal Giappone: sono in Australia, Belgio, Canada,

Cina, Danimarca, Francia, Germania, Hong Kong, Indonesia, Malesia, Olanda, Filippine, Russia, Singapore, Corea del Sud, Spagna, Svezia, Taiwan, Thailandia, Regno Unito e Stati Uniti.

E da quest'anno ci sarà anche l'Italia.

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