Miss Genova e le altre

Genova inventa la «messa in piega atomica». Le signore abituate a phon e spazzola stiano serene: qui si tratta di ben altre «pieghe». Quelle messe a punto dai ricercatori del laboratorio Lamia dell’Istituto nazionale di fisica della materia del Cnr dove sono state create e brevettate delle piccolissime «leve» capaci di piegare materiali e così trasformarne le proprietà elettriche, magnetiche o ottiche, modificando la disposizione dei loro atomi.
La loro applicazione abbraccia i settori più ampi dell'elettronica, dalla sensoristica (naso elettronico e sensori tattili) alle comunicazioni senza fili, fino ad applicazioni «esotiche», come la creazione di micropompe e microattuatori e sistemi di generazione di energia a partire dal rumore di fondo ambientale. Si tratta di leve microscopiche che piegando un materiale ne trasformano le proprietà magnetiche, ottiche o elettriche.

Sono microbraccia create al laboratorio genovese da Luca Pellegrino, Emilio Bellingeri e Cristina Bernini (INFM-CNR), e da Michele Biasotti, Antonio Sergio Siri e Daniele Marrè (INFM-CNR e Università di Genova), che già si candidano a cambiare il volto di molte tecnologie elettroniche, dall'alta fedeltà al wireless. Fino alla possibilità di generare energia elettrica a partire dai rumori di fondo, utile per alimentare futuri dispositivi biocompatibili. La ricerca genovese è stata pubblicata su «Advanced Materials».

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