Misure drastiche a Tokio: impronte digitali ai turisti

Tokio. Ancora un giro di vite per controllare la presenza degli stranieri in Giappone. Come annunciato ieri da fonti di stampa a Tokio, la maggioranza conservatrice alla Camera dei rappresentanti si accinge a varare una legge per imporre impronte digitali e foto a tutti i visitatori stranieri sopra i 16 anni, anche se solo turisti. Il Giappone non è mai stato bersaglio di piani terroristici dall’estero, ma dopo gli attacchi contro gli Usa dell’11 settembre 2001 ha progressivamente aumentato i controlli su tutti gli stranieri, a cominciare da coloro che intendano stabilirsi nell’arcipelago per motivi di lavoro.
La nuova legge è osteggiata dall’opposizione guidata dal Partito democratico, che però dispone di forze molto esigue in Parlamento: è quindi probabile che le nuove norme saranno approvate entro oggi.

Secondo la maggioranza, che fa capo al Partito liberaldemocratico, le nuove norme mirano a bloccare l’ingresso nel Paese di terroristi sotto falsa identità, sulla base di un «progetto antiterrorismo» varato nel 2004, che consente tra l’altro al ministero della Giustizia di deportare chiunque ritenga opportuno.

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