Il mondo capovolto del regista del «Caimano»

Usufruendo di un biglietto omaggio ho visto il film «Il Caimano» di Nanni Moretti. Sconsiglio a tutti di andare a vederlo, perché il film non è un granché, ed in particolar modo agli elettori della Cdl, in quanto si utilizza un metodo di stampo stalinista per screditare Berlusconi in vista delle elezioni. Con la scusa del film nel film, cioè di un produttore che vorrebbe girare un film su Berlusconi, la trama prevede insinuazioni, volgarità, sproloqui, menzogne in modo da far apparire il premier come un generale Pinochet da operetta, mentre i buoni sarebbero, ovviamente, secondo Moretti, i comunisti e gli ex-comunisti.

Si arriva poi al vergognoso finale del film, dove i sostenitori della Cdl assalterebbero il tribunale con bombe molotov perché l’autore del soggetto del film, lo stesso Moretti, immagina che Berlusconi abbia subito una condanna. Qui si inverte addirittura la realtà perché tutti sanno che quelli che sfasciano le vetrine e tirano le molotov votano per la sinistra, tant’è che uno dei capi dei Disobbedienti è candidato nell’Unione.

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