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Apre l'ambasciata dell'Ossezia del Sud in Italia, la Farnesina non la riconosce

A Roma apre la rappresentanza diplomatica della regione separatista della Georgia, autoproclamatasi indipendente nel 1991. Il rappresentante, Mauro Murgia, a ilGiornale.it: "siamo come l'Olp, non ci riconoscono ma abbiamo una rappresentanza"

Apre l'ambasciata dell'Ossezia del Sud in Italia, la Farnesina non la riconosce

Ha aperto stamattina, a Roma, l’ufficio di rappresentanza dell’Ossezia del Sud in Italia, la regione separatista della Georgia, situata nel Caucaso, che si autoproclamò indipendente da Tibilisi nel 1991, e la cui indipendenza viene riconosciuta soltanto da Russia, Venezuela, Nicaragua e Nauru. L’ultimo conflitto tra Tbilisi e Tskhinvali, quello dell’estate del 2008, si risolse con un accordo tra l’allora presidente di turno dell’Ue, Nicolas Sarkozy e l’allora presidente russo Dmitrj Medvedev.

La reazione della Farnesina non si è fatta attendere. Già venerdì, a pochi minuti dall’annuncio dell’apertura dell’ufficio di rappresentanza di Tskhinvali in Italia il nostro ministero degli Esteri ha precisato e ribadito in una nota la propria “consolidata posizione condivisa dall’Unione Europea e dalla quasi totalità dei Paesi membri delle Nazioni Unite, di non riconoscimento dell’indipendenza e della sovranità dell’Ossezia del Sud” e il “pieno sostegno all’unità territoriale della Georgia ed agli sforzi negoziali nel quadro dei “Colloqui di Ginevra” per un consolidamento del dialogo fra Georgia e regioni separatiste”. Non riconoscendo quindi come interlocutore l’incaricato del ministero degli Esteri di Tskhinvali per i rapporti con l’Italia, Mauro Murgia.

“Quella della Farnesina è una politica dello struzzo, da circa quattro anni chiediamo al ministero degli Esteri un incontro, ma fanno finta che non esistiamo perché per loro è più comodo così”, ha detto Murgia a ilGiornale.it commentando la posizione del ministero degli Esteri di Roma, “per questo abbiamo deciso di optare per un’azione unilaterale forte e dal grande significato politico, perché l’Ossezia del sud è uno Stato ed ha diritto al riconoscimento internazionale, che non avviene soltanto per una questione geopolitica di scontro tra Russia e America”.

“Siamo come l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina, l'Olp, che non era riconosciuto dall’Italia ma aveva una rappresentanza a Roma, in piazza San Giovanni”, continua Murgia. La sede, secondo il rappresentante, svolgerà tutte le funzioni di una normale ambasciata, ma soprattutto è stata aperta per lanciare un messaggio politico per il riconoscimento della regione separatista come stato indipendente.

Secondo quanto ha dichiarato Murgia a ilGiornale.it il Vaticano avrebbe preso atto formalmente, mentre le rappresentanze diplomatiche di Russia, Venezuela e Nicaragua appoggerebbero l’apertura della rappresentanza di Tskhinvali in Italia. L’ambasciata del Venezuela, però, sentita dall’AdnKronos, avrebbe negato di essere a conoscenza dell’iniziativa. L’ambasciata russa in Italia, stando a quanto riferito dai partecipanti all’evento, avrebbe inviato un messaggio ai rappresentanti. Mosca è storicamente favorevole ad un’integrazione dell’Ossezia del Sud con il territorio russo.

Alla cerimonia di apertura ha partecipato il vice ministro degli Esteri di Tskhinvali, in collegamento via Skype dalla capitale della regione separatista.

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