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Germania, la Cdu pensa alla leva obbligatoria per i rifugiati

La segretaria della Cdu Annegret Kramp-Karrenbauer ha ventilato l'ipotesi di reintrodurre la leva obbligatoria, utilizzandola anche come strumento di coesione sociale per integrare i richiedenti asilo.

Germania, la Cdu pensa alla leva obbligatoria per i rifugiati

Il tema della leva militare torna ad essere di attualità anche al di la delle Alpi, in quella Germania che già due anni fa preventivava un ritorno alla coscrizione obbligatoria per difendersi dalla minaccia del terrorismo. Questa volta però, a finire arruolati per servire la patria, oltre ai giovani ragazzi e ragazze, potrebbero essere anche i migranti ed i richiedenti asilo. I cristiano democratici della Cdu, il partito della cancelliera Angela Merkel, starebbero infatti da tempo valutando l'ipotesi di reintrodurre il servizio militare e civile obbligatorio, dopo che quest'ultimo era stato sospeso il 15 novembre del 2010. A capitanare la proposta è la segretaria generale del partito Annegret Kramp-Karrenbauer, già presidente dello stato federale del Saarland dal 2011 al 2018 e da febbraio scorso uno dei potenziali candidati a diventare il successore di Frau Merkel alla guida della Cdu.

La Kramp-Karrenbauer ha inoltre affermato, in un'intervista rilasciata al quotidiano Westdeutsche Allgemeine Zeitung che: "Molti membri della Cdu hanno parlato di reitrodurre il servizio militare nazionale, dato che si ha come l'impressione che i diritti e i doveri di un cittadino non siano più proporzionati tra loro. In un momento storico come questo in cui la società sembra essere sempre più individualista, servire la patria potrebbe essere utile a rafforzare la coesione sociale" - aggiungendo anche la possibilità di una sua estensione ai numerosi migranti presenti sul territorio tedesco - "Penso che sia un approccio che valga la pena di considerare. Se i rifugiati dovessero completare un anno di leva, a prescindere che essa sia volontaria o obbligatoria, ciò li aiuterebbe ad integrarsi meglio all'interno della società, oltre a migliorare la percezione generale degli immigrati tra la popolazione".

Dichiarazioni che sono state subito bollate come populiste dai socialdemocratici della Spd, partner di governo del partito della Merkel, e che hanno trovato la netta opposizione anche dei Verdi, della sinistra di Die Linke e dei liberali dell'Fpd. Unici a mostrarsi favorevoli alla proposta della Kramp-Karrenbauer sono stati gli euroscettici di Alternative für Deutschland, da sempre molto sensibili al ripristino della leva. Quella che potrebbe sembrare una semplice boutade, volta ad ingraziarsi l'elettorato più conservatore, arriva in realtà dopo un tour nazionale che la Kramp-Karrenbauer ha svolto lungo tutto il paese per ascoltare le esigenze e le proposte della base del partito. Un'operazione propedeutica alla stesura di un manifesto programmatico da presentare al prossimo congresso nazionale che si terrà a dicembre. Gli alti papaveri della Cdu stanno infatti cercando di rendere il partito più coeso, mobilitandolo attorno a precisi valori tradizionali, solidi e condivisi, per poter affrontare al meglio la transizione che avverrà quando Angela Merkel lascerà il potere.

Tuttavia anche tra gli esponenti del governo si levano voci critiche alla proposta della segretaria. Il ministro della Difesa Ursula Van Der Leyen ha respinto l'idea di far tornare il servizio militare nella sua forma obbligatoria, poiché l'esercito tedesco non sarebbe sufficientemente attrezzato, sia economicamente che logisticamente, per affrontare in breve tempo un così grande numero di nuove reclute, problematiche già emerse qualche mese fa quando il ministro aveva richiesto uno stanziamento di dodici miliardi di euro per il budget militare. Il ministro ha in seguito aggiunto: "Non ci sono caserme sufficienti per ospitare tutti i coscritti. Oltretutto è fondamentale comprendere che, per le attività altamente specializzate che attualmente svolgono i membri dell'esercito, l'utilizzo di semplici militari di leva è del tutto inutile". La stessa Angela Merkel si è detta contraria al ripristino della coscrizione, specificando che la proposta della Cdu è quella di un anno di servizio sociale per i giovani a favore dello stato. L'idea di un anno di servizio militare obbligatorio potrebbe inoltre necessitare di una modifica della Costituzione, la quale proibisce qualunque tipo di lavoro sotto costrizione.

Di parere opposto invece è il successore della Kramp-Karrenbauer alla presidenza del Saarland, il cristiano democratico Tobias Hans, che in un'intervista al quotidiano Bild am Sonntag ha dichiarato: "Un anno di coscrizione obbligatoria rafforzerebbe la coesione sociale in Germania.

I giovani tedeschi godono di istruzione pubblica gratuita e di elevati standard sociali, sarebbe il minimo aspettarsi che i suddetti giovani restituiscano qualcosa indietro al loro paese".

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