Marò, Latorre può restare in Italia fino al 15 luglio

Il marò, operato al cuore il 5 gennaio scorso, resterà in Italia fino al 15 luglio. Il permesso era scaduto il 12 aprile

Marò, Latorre può restare in Italia fino al 15 luglio

La Corte Suprema indiana ha concesso a Massimiliano Latorre altri tre mesi di convalescenza. Il marò, operato al cuore il 5 gennaio scorso, resterà in Italia fino al 15 luglio. Il permesso era scaduto il 12 aprile. Intanto Salvatore Girone si trova ancora ingiustamente trattenuto in India ed è in attesa che inizi il processo.

"Sicuramente questa proroga consente a Massimiliano di proseguire le cure in un ambiente più salubre quale può essere quello domestico - ha commentato Paola Moschetti, compagna del fuciliere tarantino - questo almeno dal punto di vista fisico. Da quello psicologico sicuramente è un sollievo temporaneo". Nel corso dell’udienza il governo indiano, guidato dal premier nazionalista Narendra Modi, non si è opposto alla prosecuzione della convalescenza di Latorre in Italia. La Corte Suprema ha anche auspicato che inizi il prima possibile il processo contro i due marò accusati di aver ucciso, il 15 febbraio del 2012, due pescatori indiani scambiati per pirati mentre si trovavano a bordo della petroliera Enrica Lexie, a largo delle coste dello Stato del Kerala.

I giudici hanno anche fissato un’udienza a fine mese per decidere se dovrà essere l’antiterrorismo, la National Investigation Agency (NIA) a seguire il caso. La Corte Suprema ha anche esortato sia le autorità indiane che la difesa dei fucilieeri di Marina di non ricorrere più a tattiche dilatorie e di consentire l’avvio del procedimento.

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