Il ritorno sulla terra della Crew Dragon dopo 200 giorni in orbita

Dopo quasi sei mesi è atterrata sulla terra la capsula Crew Dragon-2. Non pochi i problemi affrontati che hanno messo in grande difficoltà i tecnici della Nasa

Il ritorno sulla terra della Crew Dragon dopo 200 giorni in orbita

Dopo una spettacolare discesa dall’atmosfera terrestre e l’apertura dei quattro paracaduti ripresi da telecamere ad infrarossi, è atterrata la capsula Crew Dragon-2 della SpaceX. A bordo i quattro astronauti: Thomas Pesquet dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), i suoi colleghi della Nasa Shane Kimbrough, Megan McArthur, e Akihiko Hoshide, dell'agenzia spaziale giapponese Jaxa. Per oltre 200 giorni hanno lavorato a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.

Non appena usciti, i quattro componenti della missione, sono apparsi sorridenti ed in ottima forma, nonostante i tanti giorni passati a gravità zero. Soprattutto uno di loro Thomas Pesquet, nelle due missioni che ha affrontato fino ad ora, ha trascorso 395 giorni in orbita. A lui va il primato di permanenza in orbita, più di qualsiasi altro astronauta europeo. Il ritorno sul suolo terrestre è stato spettacolare non soltanto per le immagini e l’emozioni che sia gli astronauti che gli appassionati hanno vissuto, ma anche per le notevoli difficoltà che ci sono state, per permettere l’atterraggio in completa sicurezza.

Molti sono stati i problemi che i tecnici della Nasa hanno dovuto affrontare. Prima tra tutti il maltempo che ha rinviato l’atterraggio della missione. Per lo stesso motivo è slittato anche il lancio contemporaneo della Crew 3. Stravolti, quindi, i piani iniziali che prevedevano un passaggio di consegne tra i quattro astronauti, arrivati sulla Stazione Spaziale a fine aprile, e lo staff della Crew-3. Si è, infatti, deciso precipitosamente di far prima rientrare gli astronauti in orbita che con i loro 198 di permanenza nello spazio stavano superando la soglia di permanenza nello spazio e, solo in seguito, di lanciare la nuova capsula Crew-3.

Il maltempo è stato impietoso e ha impedito anche questa nuova opzione facendo riprogrammare nuovamente sia la partenza della nuova capsula sia l’atterraggio degli astronauti in orbita. Per fortuna il rinvio di poche ore ha dato i suoi frutti e la Crew Dragon-2 è riuscita a rientrare sulla terra con grande sollievo da parte dei tecnici. Non appena arrivate le squadre di soccorso, McArthur è stato il primo a lasciare l'abitacolo. Subito dopo è toccato a Kimbrough, Hoshide e Pesquet.

Immediatamente sono stati effettuati i primi test medici che hanno mostrato il buono stato di salute degli astronauti che subito dopo sono partiti per il centro di addestramento della Nasa a Houston. La capsula, nonostante nelle immagini appaia completamente bruciata per l’impatto con l’atmosfera, verrà riutilizzata per una nuova missione.

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